Tensioni Cina-Usa, "a un passo da una nuova Guerra Fredda"
Cina e Usa "a un passo da una nuova Guerra Fredda": a dirlo è stato il ministro degli Esteri cinese che ha invitato alla collaborazione
Nuove tensioni fra Cina e Stati Uniti. A margine di una conferenza stampa, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha affermato, come riporta l’Ansa, che le due potenze mondiali sono “a un passo da una nuova Guerra Fredda“. Questa considerazione giunge dopo le insinuazioni del presidente Usa Donald Trump, secondo il quale la Cina non si sia impegnata abbastanza nella lotta contro il virus.
La Cina invita al rispetto reciproco
Wang Yi ha poi aggiunto che Cina e Usa dovrebbero collaborare per raggiungere lo scopo comune di sconfiggere il virus e la crisi, “in una logica win-win e di rispetto reciproco”. Il ministro ha però precisato che “gli Usa devono rinunciare a voler cambiare la Cina e rispettare” la sua volontà di sviluppo della nazione.
Quanto alle origini del virus, la Cina si è detta disponibile a collaborare con i Paesi stranieri per identificare la fonte della pandemia. Wang Yi ha però precisato che la ricerca non deve essere influenzata da “interferenze politiche” e deve basarsi solo su “motivazioni scientifiche”.
L’attacco di Trump e di O’Brien alla Cina
Il presidente Usa Donald Trump, che ha annunciato nei giorni scorsi di stare assumendo idrossiclorochina, non ha accolto l’appello. In un’intervista a Sinclair Broadcasting ha affermato che la Cina è stata incompetente, oppure non ha voluto fermare il coronavirus, dando adito a teorie cospirazioniste. Di contro, ha rivendicato le scelte fatte dicendo che le misure prese hanno “salvato milioni di vite”.
Trump ha poi aggiunto di aver “appena terminato” di prendere l’idrossiclorochina, precisando di essere “ancora qui”.
Un ulteriore attacco nei confronti della Cina è arrivato anche da Robert O’Brien, il consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump. In un’intervista a NBC ha dichiarato che il modo in cui la Cina ha “insabbiato il coronavirus passerà alla storia insieme a Chernobyl”, facendo un’analogia con le accuse secondo cui la Russia abbia in passato cercato di nascondere la tragedia della centrale nucleare.