Coronavirus, sul Plaquenil è scontro a distanza Meluzzi-Burioni
Continuano contrastanti le teorie sulla validità del Plaquenil all'idrossiclorochina nel trattare i malati di Covid-19
La ricerca di un farmaco che possa curare il coronavirus è spasmodica. Tante le sperimentazioni, in Italia e nel mondo, ma per ora i risultati restano contrastanti. In particolare, nelle ultime ore, si è accesso il confronto sull’efficacia del Plaquenil che sta dividendo il mondo scientifico e l’opinione pubblica. A lanciare il sasso ci ha pensato anche il noto opinionista tv, lo psichiatra criminologo Alessandro Meluzzi in aperto contrasto che con quello che da giorni dice il virologo Roberto Burioni.
Che cos’è il Plaquenil (Idrossiclorochina). Si tratta di un vecchio farmaco contro la malaria usato da circa 70 anni. Perché potrebbe rivestire un ruolo chiave nella lotta al Covid-19? Perché nel 2005 alcuni ricercatori notarono una sua forte azione antivirale nei confronti del coronavirus responsabile della SARS (la cui epidemia terminò nel 2004).
La teoria complottistica di Alessandro Meluzzi. Il noto psichiatra criminologo, dopo alcune invettive sui social, ospite di Barbara Palombelli a Stasera Italia ha lanciato una vera accusa al governo e all’Aifa: «Ricordatevi che c’è un farmaco, l’idrossiclorochina, che costa sei euro a scatola, che è un salvavita formidabile – le parole riportate da giornalettismo.com – E questo è ormai accreditato, questo l’ho saputo dagli amici russi di criminologia due mesi fa, i francesi lo stanno utilizzando. Costa troppo poco per cui non è propagandato. Ma io mi assumo la responsabilità di dirlo a 60 milioni di persone».
Burioni frena sul Plaquenil. Diametralmente opposta, quasi, la teoria del virologo più in voga del momento, Roberto Burioni che nelle ultime ore, sia in tv da Fazio che sui social, non ha fatto altro che porre tutti i dubbi della comunità scientifica sulla validità dell’idrossiclorochina: “I dati che abbiamo ottenuto suggeriscono che una sperimentazione clinica di questo farmaco dovrebbe essere svolta somministrando il farmaco non solo quando il paziente sta già male, ma già prima dell’infezione agli individui che sono a maggior rischio”. E soprattutto il virologo del San Raffaele si è raccomandato al pubblico: “Non correte a comprare il Plaquenil e non assumetelo di testa vostra perché mentre l’efficacia non è ancora certa, gli effetti collaterali del farmaco sono comunque possibili”.