Lopalco: "Coronavirus non viene dai barconi". Scoppia la polemica
Lopalco replica alle critiche e sottolinea che secondo i suoi studi i migranti non sono il principale problema relativo al diffondersi del coronavirus
Pierluigi Lopalco, quotato epidemiologo, replica alle critiche di chi lo ha accusato di voler fare politica parlando di migranti. Nelle scorse ore a sollevare la polemica è stato il capogruppo regionale della Puglia Ignazio Zullo (Fdi) che gli ha puntato il dito contro sostenendo che vuole “fare politica” sotto “la veste di scienziato”. “Non mi piace la polemica – ha risposto Lopalco dalla sua pagina Facebook -. Ma mi sento in obbligo” di rispondere a chi mi “ha accusato di aver abbandonato il sacro furore della scienza per buttarla in politica, solo perché mi sono permesso di dire che l’ultimo problema nel controllo della pandemia di Covid-19 sono i barconi di disperati che arrivano sulle coste italiane”.
Lopalco ha inoltre pubblicato l’elenco dei lavori scientifici riguardanti malattie infettive e immigrazione che lo vedono come coautore. “Di questo argomento – ha spiegato – io mi occupo dal lontano 1997. L’ultimo lavoro a cui ho collaborato con i colleghi dell’Ecdc è stato pubblicato nel 2020”.
“Ho cominciato a lavorare nei centri di accoglienza dei migranti, per studiare il rapporto fra migrazioni ed infezioni, quando ero ancora specializzando”, ha scritto sempre l’epidemiologo.
“Insomma, diciamo che un po’ di studio ed esperienza sul tema credo di averne fatto. Quando parlo, non so se parlo da scienziato o da politico. Ma quando dico che se la circolazione di coronavirus riparte non è certo per colpa dei barconi, so quello che sto dicendo”, ha concluso.