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Coronavirus, perché i pipistrelli possono insegnarci a batterlo

I pipistrelli rappresentano un modello da seguire nella lotta contro il coronavirus: ecco come e perché

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

I pipistrelli rappresentano un modello da osservare e studiare per comprendere meglio i meccanismi del sistema immunitario, in particolare nella lotta contro il coronavirus. Questo perché i pipistrelli riescono a convivere con moltissimi virus che si rivelano invece nocivi per l’uomo. Bernard Crespi, professore di Biologia evolutiva alla Simon Fraser University in Canada, ha dichiarato sul Financial Times: “Dovremmo osservare ciò che fanno i pipistrelli per tenere a bada i virus e emularli in qualche modo”.

Coronavirus, da cosa dipende l’immunità

“Immunità”, per gli scienziati, non vuol dire soltanto “resistenza a una malattia”: è una questione molto più complessa e dipende da molti fattori. Ad esempio, se la risposta iniziale a un agente patogeno è stata abbastanza veloce, se l’agente patogeno è stato riconosciuto da un’esposizione precedente o se gli anticorpi prodotti erano in un numero adeguato a fronteggiare la minaccia.

Vi è poi da tener conto che esistono due tipi di sistema immunitario: quello innato e quello adattivo. Il primo entra in campo nelle prime fasi dell’attacco con la produzione di interferoni, molecole fondamentali nel processo di attivazione della risposta immunitaria che impedisce al virus di replicarsi.

Il secondo, invece, è più lento e specifico: gli anticorpi devono infatti imparare a riconoscere il virus per poi attaccarlo e sterminarlo.

Come funziona il sistema immunitario dei pipistrelli

Crespi ha osservato sul Financial Times: “I virus sono molto più virulenti quando si diffondono agli esseri umani dai pipistrelli che da altri mammiferi. Eppure sembrano fare poco danno ai pipistrelli stessi”.

Questo perché, come ha spiegato Catherine Blish, immunologa della Stanford University, il sistema immunitario innato dei pipistrelli funziona in maniera molto diversa da quello degli altri animali. Nello specifico, i pipistrelli producono quantità maggiori di interferoni.

I coronavirus si sono evoluti in modo da riuscire in qualche modo a disattivare gli interferoni, ha osservato Crespi. Inoltre, stando a quanto ha affermato sul Financial Times il professor Andrew Cunningham dell’Istituto di zoologia di Londra, lo sforzo del volo fa alzare la temperatura corporea dei pipistrelli due volte al giorno, rendendo gli agenti patogeni abituati alla febbre, che è un altro dei meccanismi di difesa del corpo.

Nel frattempo, dopo la decisione della Francia si valuta anche in Italia di ridurre la durata della quarantena che al momento è di 14 giorni.

Fonte foto: IPA

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