Coronavirus, Ilaria Capua: "Si troverà anche più di un vaccino"
La virologa Ilaria Capua ha parlato dell'emergenza coronavirus, definendola "carica di energia distruttiva ma anche di energia generativa"
La virologa Ilaria Capua, in un video per la rubrica “Risorgimento Digitale” lanciata da Tim sul sito di Repubblica, ha parlato dell’emergenza coronavirus. A margine dell’appuntamento trasmesso in streaming, la virologa ha preso le difese delle categorie più deboli.
“Nel momento in cui terremo il contagio sotto controllo – ha sottolineato – possiamo pensare a come riaprire, identificando prima chi non deve uscire come le persone fragili che devono essere protette. Dobbiamo lavorare per dare a queste persone una vita dignitosa dal punto sociale, gestionale ed operativo”.
Coronavirus, Capua: emergenza “distruttiva ma anche generativa”
Per Capua, l’emergenza coronavirus è “carica di energia distruttiva ma anche di energia generativa: dobbiamo essere in grado di fare i conti con la distruzione e la devastazione e al tempo stesso essere pronti a cavalcare determinate opportunità”.
La virologa ha quindi evidenziato una di queste opportunità: “Possiamo riavvicinare le persone alla scienza perché le persone sono diventate curiose, perché le persone vogliono capire, le persone vogliono potersi fare una opinione e questo secondo me è un momento magico“.
Capua: “Coronavirus meno grave dell’influenza”
L’esperta ha poi confrontato la gravità delle conseguenze dell’influenza rispetto a quelle del coronavirus. Per la virologa, l’influenza è “una malattia più grave”, ed è quindi essenziale vaccinarsi.
Capua ha spiegato: “Per fare un vaccino dieci anni fa ci volevano cinque anni, adesso ce ne vuole uno, è pochissimo. Un vaccino si troverà, se ne troverà anche più d’uno, magari per diverse categorie. Ma non possiamo credere che ricominceremo a vivere quando arriva il vaccino, noi dobbiamo ricominciare a vivere tenendo presente che questo virus è nella grande maggioranza dei casi asintomatico”.
La virologa si è poi rivolta alle persone che non si vaccinano per l’influenza: “Perché ci tolgono la vita con il vaccino per il coronavirus, quando per quel che ne sappiamo adesso è una malattia meno grave dell’influenza? Lo dico perché abbiamo il vaccino per l’influenza e per il coronavirus no, ma comunque a parità di disponibilità di vaccino bisogna prima vaccinarsi per l’influenza”.
“L’influenza – ha illustrato Capua – è una malattia che provoca una tempesta di citochine in tantissimi individui, il Sars-Cov-2 la provoca in pochissimi individui. Vorrei che questa catastrofe ci aiutasse a capire il valore della vaccinazione come misura di sanità pubblica”.