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Coronavirus, bollettino: record tamponi, calano terapie intensive

L'emergenza coronavirus in Italia, con le notizie aggiornate del 16 aprile sui numeri del contagio e le vittime di Covid-19

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Prosegue l’emergenza coronavirus in Italia. Stando al nuovo bollettino diffuso dalla Protezione civile alle ore 18, sono complessivamente 106.607 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 1.189 rispetto a mercoledì, quando l’aumento era stato di 1.127.

Calano ancora i ricoveri in terapia intensiva: per la prima volta dal 20 marzo, i pazienti nei reparti sono infatti scesi sotto quota 3mila: a oggi sono 2.936, 143 in meno rispetto a mercoledì. Di questi, 1.032 sono in Lombardia, 42 in meno rispetto a mercoledì.

Dei 106.607 malati complessivi, 26.893 sono ricoverati con sintomi, 750 in meno rispetto a mercoledì, e 76.778 sono quelli in isolamento domiciliare.

Sono 22.170 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a mercoledì di 525. Il precedente aumento era stato di 578.

Sono 40.164 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 2.072 più di mercoledì, quando l’aumento era stato di 962.

Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia – compresi morti e guariti – è di 168.941, con un incremento rispetto a mercoledì di 3.786.

È record di tamponi effettuati in un solo giorno: nelle ultime 24 ore ne sono stati fatti 60.999. Complessivamente sono 1.178.403 i tamponi effettuati dall’inizio dell’emergenza. Circa 570mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

Il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa, ha dichiarato: “Siamo in un trend discendente, con le curve dei contagiati, dei ricoverati e dei deceduti che hanno uno sfalsamento temporale e che trovano evidenza anche nei dati giornalieri”.

Ancora Brusaferro: “Per avere l’immunità di gregge bisognerebbe avere circa l’80% di persone venute a contatto col virus, dunque il target è molto lontano. Quindi non c’è un golden standard”.

Coronavirus, i contagi in Italia regione per regione

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 33.090 i malati in Lombardia (169 in più rispetto a mercoledì), 13.663 in Emilia-Romagna (+86), 13.783 in Piemonte (+588), 10.800 in Veneto (+11), 6.613 in Toscana (+196), 3.437 in Liguria (-27), 3.124 nelle Marche (+27), 4.144 nel Lazio (+97), 3.118 in Campania (+31), 2.087 a Trento (-17), 2.625 in Puglia (+52), 1.330 in Friuli Venezia Giulia (-64), 2.108 in Sicilia (+27), 1.850 in Abruzzo (+40), 1.593 nella provincia di Bolzano (+17), 536 in Umbria (-46), 865 in Sardegna (-5), 847 in Calabria (+28), 518 in Valle d’Aosta (-30), 273 in Basilicata (+12), 203 in Molise (-3).

CORONAVIRUS, LA MAPPA DEL CONTAGIO IN ITALIA

Coronavirus, i decessi in Italia regione per regione

Quanto alle vittime, se ne registrano 11.608 in Lombardia (+231), 2.843 in Emilia-Romagna (+55), 2.094 in Piemonte (+79), 981 in Veneto (+41), 585 in Toscana (+29), 828 in Liguria (+21), 764 nelle Marche (+18), 316 nel Lazio (+5), 286 in Campania (+8), 322 nella provincia di Trento (+4), 299 in Puglia (+11), 217 in Friuli Venezia Giulia (+5), 187 in Sicilia (+6), 243 in Abruzzo (+3), 225 nella provincia di Bolzano (+2), 55 in Umbria (+1), 85 in Sardegna (+2), 72 in Calabria (+1), 122 in Valle d’Aosta (+1), 22 in Basilicata (+1), 16 in Molise (+1).

Arcuri: app per contact tracing “importante nella gestione dell’emergenza”

Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, intervenuto al Tg1, ha parlato dell’app sul “contact tracing”, definendola “un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell’emergenza”. Stando a quanto affermato da Arcuri, la sperimentazione potrebbe avere inizio “in alcune regioni pilota, per poi estenderla. Speriamo in una massiccia adesione volontaria dei cittadini”.

Coronavirus, in Svizzera riapertura dal 27 aprile

In Europa c’è chi ha già fissato la data per la ripartenza: la Svizzera, ad esempio, ha annunciato una riapertura “lenta” e “graduale” a partire dal prossimo 27 aprile.

Il governo svizzero ha annunciato un piano in tre tappe per allentare gradualmente i provvedimenti contro il nuovo coronavirus: dal 27 aprile gli ospedali potranno di nuovo effettuare tutti gli interventi, anche quelli non urgenti, e gli studi medici ambulatoriali, i parrucchieri, i saloni di massaggio e i centri estetici potranno riprendere la loro attività. Potranno inoltre riaprire i centri commerciali del fai da te e di giardinaggio, i negozi di giardinaggio e i fiorai.

Se la situazione epidemiologica lo consentirà, l’11 maggio è prevista la riapertura delle scuole dell’obbligo e dei negozi.

L’8 giugno, invece, saranno riaperte le scuole medie superiori, professionali e universitarie, oltre ai musei, ai giardini zoologici e alle biblioteche. Nessuna decisione è stata invece ancora presa per le manifestazioni e grandi eventi estivi.

Coronavirus, bambini al parco: l’annuncio di Elena Bonetti

“Quando rivedremo i bambini al parco con le nuove modalità? Non posso dirlo perché sono rispettosa delle indicazioni che verranno prese, come ministro della Repubblica e come donna di scienza. Da oggi, però, dobbiamo mettere in campo il percorso per organizzare tutto questo, così da essere attrezzati quando sarà possibile farlo: auspico che dal 4 maggio si inizi un percorso di apertura”. Queste le parole della ministra per le Pari Opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, a Sky Tg24.

CORONAVIRUS, I BAMBINI DEVONO USARE LE MASCHERINE? LE INDICAZIONI

Coronavirus: sale il numero di medici e infermieri morti

Con la morte di altri 2 professionisti, più precisamente un medico di famiglia e un medico in pensione, è salito a 127 il bilancio delle vittime di Covid-19 tra i medici. Lo ha reso noto la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo).

A oggi, sono deceduti per l’infezione da Covid-19 anche 31 infermieri e 9 farmacisti. Nella giornata odierna è deceduta anche un’ostetrica nel napoletano.

CORONAVIRUS, 007 INDAGANO SULLA PROVENZIENZA: L’IPOTESI DEGLI USA

Coronavirus, morto un farmacista: è il nono

Sale a nove il numero delle vittime da Covid-19 tra i farmacisti. Lo ha reso noto la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi). “La professione continua a pagare un pesante tributo all’epidemia. Il collega Fernando Marcantonio, 64 anni, titolare di farmacia a Mariano Comense, si è spento ieri dopo che era sembrato avesse sconfitto la malattia”, ha annunciato il presidente Andrea Mandelli.

Si tratta, ha aggiunto del ” nono collega che ci ha lasciati perché colpito dal Sars-Cov2 durante l’attività professionale. Anche Fernando ha continuato a lavorare per la sua comunità finché ha potuto”.

CORONAVIRUS, “SCAGLIONARE LE ORE LAVORATIVE SU 7 GIORNI”: IL PIANO DI FONTANA

Coronavirus, sequestrate 400 mila mascherine provenienti dalla Cina

Importate illecitamente per essere vendute in tutta Italia: 400 mila mascherine sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Torino.

Nei guai 4 imprenditori cinesi: alla frontiera hanno dichiarato che il materiale era destinato a “servizi essenziali”, per usufruire dello “svincolo diretto”, ma era falso: progettavano di importare nello stesso modo 5 milioni di mascherine in una settimana.

Sedi legali e operative erano inesistenti, tanto che le prime 100 mila mascherine sono state trovate in un ristorante di sushi di Orbassano, nel Torinese.

Ora il prezioso carico finirà alla Protezione Civile grazie ai provvedimenti emessi dai pm Vincenzo Pacileo, Marco Gianoglio e Alessandro Aghemo della Procura di Torino, che hanno coordinato le indagini.

CORONAVIRUS, È MORTO LO SCRITTORE LUIS SEPULVEDA

Coronavirus, Von der Leyen: “Ue chiede scusa all’Italia”

“È vero che molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia. Ed è vero, l’Ue ora deve presentare una scusa sentita all’Italia, e lo fa. Ma le scuse valgono solo se si cambia comportamento”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, nel suo intervento al Parlamento europeo ripreso dall’Ansa.

“C’è voluto molto tempo perché tutti capissero – ha aggiunto – che dobbiamo proteggerci a vicenda. Ma ora l’Ue è il cuore pulsante”.

Coronavirus, dimesso il 18enne Mattia: è il paziente più giovane

“Quando mi sono svegliato in terapia intensiva e mi sono reso conto, ho pensato che avevo superato una bella lotta ma che dovevo lottare ancora un po'”: sono le parole di Mattia raccolte dall’Ansa.

Il 18enne è il paziente Covid più giovane curato all’ospedale di Cremona e dimesso stamane.

Il ragazzo ha aggiunto di aver avuto “paura” quando lo dovevano intubare e di aver “sottovalutato il coronavirus all’inizio: non pensavo arrivasse a questo livello”.

CORONAVIRUS, FASE 2: LE REGIONI DOVE LA MASCHERINA È OBBLIGATORIA

Coronavirus, messe e funerali: il Cei tratta su fase 2

Messe con volontari che garantiscano le distanze, funerali, battesimi e matrimoni con la presenza dei familiari stretti, qualche incontro di comunità facendo uso dei dispositivi di protezione.

La Cei ha pronto “un pacchetto di proposte” che verrà illustrato questa settimana al governo.

“Con tutta l’attenzione richiesta dall’emergenza dobbiamo tornare ad ‘abitare’ la Chiesa, il Paese ne ha un profondo bisogno, c’è una domanda enorme e rispondere significa dare un contributo alla coesione sociale”, dice all’Ansa il sottosegretario Cei, don Ivan Maffeis.

Coronavirus, la Danimarca riapre le scuole. La posizione dell’Italia

In Danimarca riaprono asili nido, scuole materne ed elementari dopo un mese di chiusura per contenere la diffusione del coronavirus. Si tratta del primo Paese europeo a decidere questo provvedimento. In Danimarca si sono registrati circa 6.700 casi di contagio e 299 vittime.

Bisognerà comunque osservare determinate misure di sicurezza sanitaria, come ad esempio la distanza di sicurezza tra i banchi. Ma le lezioni non sono riprese in tutta la Danimarca: si torna a scuola soltanto nella metà dei comuni e nel 35% degli istituti di Copenaghen; nel resto del territorio ci vorrà più tempo per adeguarsi alle misure.

Dal 20 aprile apriranno tutte le scuole primarie, mentre le scuole medie e i licei riapriranno il 10 maggio.

In Germania le scuole riapriranno, progressivamente, a partire dal 4 maggio: è quanto trapela, secondo la ‘Dpa’, dalla conferenza fra Stato e Laender in corso in queste ore. A ritornare fra i banchi saranno in prima battuta i ragazzi delle scuole superiori, che devono affrontare gli esami di fine anno, e gli alunni delle classi di fine ciclo delle elementari.

Questo, invece, l’annuncio della ministra dell’Istruzione italiana Lucia Azzolina sulla riapertura delle scuole: “Al ministero stiamo istituendo un tavolo con esperti che lavoreranno fianco a fianco del governo per mettere a punto il nostro Piano per il mondo dell’istruzione. Non solo come ripartire a settembre, un tema su cui siamo già al lavoro ma anche come costruire, uscendo da questo emergenza, una nuova scuola”.

Coronavirus, la circolare del Viminale

Una nuova circolare del Viminale conferisce la libertà ai prefetti di chiedere la collaborazione delle Asl ed avvalersi degli Ispettori del lavoro per controllare l’osservanza delle precauzioni “dettate per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori”.

Si ribadisce inoltre l’obbligo di rispettare le precauzioni nei negozi per “assicurare, oltre alla distanza interpersonale di un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto di beni”.

CORONAVIRUS, BURIONI E LE 5 REGOLE PER RIPARTIRE

Coronavirus, 668 positivi sulla portaerei francese

Sono 668 i marinai della portaerei nucleare francese Charles de Gaulle risultati positivi al Covid-19, più di un terzo dei 1.767 che erano a bordo della nave nelle ultime settimane.La nave – che si trovava nell’Atlantico non lontano dalle coste del Portogallo – è rientrata domenica a Tolone, nel sud della Francia. Fra i marinai positivi, “31 sono ricoverati all’ospedale, uno si trova in rianimazione”, ha fatto sapere il ministero della Difesa.

PALERMO, CALCI E INSULTI NELLA CASA DI RIPOSO LAGER: 6 ARRESTI

Coronavirus, blitz Nas su Rsa: 17% irregolari

Su oltre 600 Rsa oggetto di perquisizione dei carabinieri del Nas dall’inizio dell’emergenza coronavirus, il 17% presentava irregolarità relative alla gestione delle procedure e degli spazi riservati a possibili casi di positività per il Covid-19.

Sono 61 le persone denunciate nelle 104 strutture non in regola e 157 quelle sanzionante. A causa delle gravi carenze sono state sospese o chiuse 15 attività ricettive, mentre i pazienti sono stati trasferiti in altri centri.

CORONAVIRUS: NUOVA CURA CON L’EPARINA IN ITALIA

La pandemia di coronavirus nel mondo: i dati negli altri Paesi

I casi confermati di contagio da coronavirus nel mondo sono 2.101.164. A riportare il dato aggiornato è il sito del Coronavirus Resource Center della John Hopkins University. Il numero totale di morti per coronavirus nel mondo è 140.773. Gli Stati Uniti registrano il maggior numero di vittime, oltre 33.000, seguite dall’Italia che ha superato le 22.000 e dalla Spagna con oltre 19.000.

La Spagna ha registrato un totale 182.816 casi confermati di Covid-19 fino a oggi,con un nuovo aumento di contagi pari a 5.183, la cifra più alta dallo scorso 9 aprile. Le vittime salgono a 19.130 con 551 nelle ultime 24 ore, come riferito dai media locali.

La Cina ha registrato 46 nuovi casi, di cui 34 importati e 12 domestici, relativi a Guangdong (5), Heilongjiang (4) e Pechino (3). Nessun decesso. I contagi di ritorno sono saliti a 1.534 totali, di cui 636 risoltisi con la guarigione.

La Corea del Sud ha registrato mercoledì 22 nuovi casi di coronavirus, portando il totale delle infezioni a livello nazionale a 10.613. Si tratta del quarto giorno di fila con casi di contagio sotto quota 30. I decessi sono 229.

La Libia registra altri nuovi casi di coronavirus che portano il totale dei contagi confermati a 48. Finora nel Paese il virus ha provocato un morto.

È tornato a salire oltre il picco di 800 il numero di morti da coronavirus registrati nei soli ospedali del Regno Unito nelle ultime 24 ore, con altri 861 decessi. Lo ha certificato il dicastero della Sanità, portando la somma censita nel Paese a 13.839 vittime. I contagi diagnosticati hanno superato intanto quota 103.000, con una curva d’aumento stabile. Il Regno Unito, alla luce dei nuovi dati, resterà in lockdown per almeno altre tre settimane.

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Coronavirus, il grafico della Protezione civile del 16 aprile Fonte foto: Ansa
Coronavirus, il grafico della Protezione civile del 16 aprile
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