Santelli: “Con 40° chi non avrà 37 di febbre?”. La provocazione
La governatrice della Calabria contro la misurazione della temperatura all'ingresso degli stabilimenti balneari
“Con 40 gradi all’ombra chi non avrà 37 gradi di temperatura corporea?”. La governatrice della Calabria, Jole Santelli, ai microfoni di SkyTg24 si è detta contraria alla richiesta di misurare la febbre all’ingresso degli stabilimenti balneari.
“Di cosa stiamo parlando? Questo – ha aggiunto – è un esempio di quando si calano alcune cose astratte poi nella realtà concreta e sembrano una barzelletta“.
“Anche scienziati e medici sembra stiano aumentando la confusione che c’è in atto” sul coronavirus, ha chiosato la Santelli.
In realtà, come spiega il sito del Ministero della Salute, la temperatura corporea può innalzarsi in caso di esposizione prolungata al sole, oppure qualora si verifichino colpi di calore dovuti all’incapacità di termoregolazione del corpo.
Se è vero che “la temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) fino anche a 40-41° C”, recita il sito ministeriale, non si innalza automaticamente in tutti i soggetti in relazione a quella esterna.
La governatrice ha attaccato poi le linee guida dell’Inail, “sostanzialmente inapplicabili. Come Regioni le abbiamo contestate, con quelle non avrebbe riaperto nulla in Italia”.
“Ci siamo rimessi a lavorare – ha concluso – e abbiamo definito un testo, adottato dalla Conferenza delle Regioni, con delle linee guida comuni: è stato un grande risultato, pretendiamo che quel testo venga allegato al Dpcm e non ci siano contrasti interpretativi tra le linee guida dell’Inail prese dal Governo e le linee guida della Regione”.