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Coronavirus, superata la Sars. Voli sospesi: l'annuncio

I casi accertati del nuovo virus cinese hanno superato quelli dell'epidemia del 2002-2003

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il coronavirus ha causato finora 132 morti in Cina, con 5.974 casi accertati. Questo è il bilancio stilato dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese, come riporta Ansa, mentre cresce l’attesa per il vertice della Farnesina sul rientro degli italiani.

Coronavirus, superato il contagio legato alla Sars

In base alle statistiche ufficiali dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il contagio del coronavirus di Wuhan ha superato in Cina quello del 2002-2003 legato alla Sindrome respiratoria acuta grave (Sars), fermatosi a quota 5.327.

Per quanto riguarda i decessi, i 132 casi finora imputabili al virus 2019-nCoV sono ancora lontani dai 349 di fine 2003.

Coronavirus, British Airways sospende i voli

La compagnia aerea British Airways ha deciso di sospendere, con effetto immediato, tutti i voli da per la Cina per via dell’epidemia causata dal nuovo coronavirus.

“In seguito alle raccomandazioni del ministero degli Esteri”, si legge in un comunicato di British Airways riportato da Ansa, “abbiamo deciso di sospendere tutti i voli da per la Cina continentale con effetto immediato”.

Coronavirus, l’ipotesi di un rallentamento

A segnalare un possibile inizio del rallentamento del contagio, i casi di coronavirus confermati nella giornata di ieri sono 1.459, meno dei 2.077 registrati nella giornata di lunedì.

I casi sospetti, invece, si attestano a 9.239. Le persone che hanno superato l’infezione sono 103 e sono state dimesse dopo il ricovero ospedaliero.

Nel conteggio della cosiddetta Grande Cina, includendo Hong Kong, Macao e Taiwan, i casi confermati sono a quota 5.997.

Coronavirus, attesa per il rimpatrio degli italiani

Per il rimpatrio volontario degli italiani da Wuhan “ci sono procedimenti che devono essere ancora attuati e che non dipendono interamente da noi, ma facciamo il massimo per fare il prima possibile”, ha spiegato la Farnesina.

In attesa del piano di evacuazione della Farnesina con il ponte aereo in via di definizione con le autorità cinesi, uno degli italiani ha raccontato all’Ansa: “C’è un buon clima, tutto sommato, è come essere a casa per il Natale ma senza i parenti. Intendo dire che siamo tutti chiusi in casa come nelle grandi occasioni, aspettando l’evento a lungo atteso”.

“Tra di noi”, ha osservato l’intervistato in merito al rapporto con gli altri italiani, “cerchiamo di darci il maggior sostegno possibile, abbiamo la mappatura di tutti i supermercati e di quello che è possibile trovarci. Per cui è molto facile dare le migliori dritte possibili”.

Nella comunità italiana le esigenze sono diverse, come riporta Ansa. Chi non è residente in pianta stabile a Wuhan, infatti, avverte maggiormente la necessità di andare via, avendo ad esempio problemi come l’imminente scadenza del visto da studente.

“La città”, ha concluso l’italiano a Wuhan, “ha reagito come non mi sarei mai aspettato: nessuno in questa occasione ha creato e crea problemi. Si percepisce la volontà di darsi una mano a vicenda”.

Coronavirus, la decisione degli Usa

Intanto è atterrato in Alaska per un rifornimento l’aereo proveniente da Wuhan con oltre 200 cittadini americani a bordo, come riporta la Cnn. Dopo il rifornimento, l’aereo ripartirà per una base militare in California. Inizialmente sarebbe dovuto atterrare in un aeroporto civile ma questa notte le autorità Usa hanno comunicato la nuova destinazione.

La Casa Bianca ha comunicato a tutte le compagne aeree che sta considerando di sospendere tutti i voli da e per la Cina di fronte all’escalation dell’emergenza coronavirus. “Non si esclude nulla”, ha detto il ministro della sanità Alex Azar.

Coronavirus, in Australia quarantena sull’isola carcere

In Australia è scoppiata la polemica per la proposta del premier Scott Morrison di spedire i 600 australiani di ritorno da Wuhan sull’isola di Natale (Christmas Island), centro di detenzione migranti.

Per scongiurare il pericolo di contagio, secondo il piano del governo australiano, servirebbero sue settimane in quarantena a 2.000 km dal continente.

Al momento sull’isola abita soltanto una famiglia di quattro persone che viene dallo Sri Lanka, ma le strutture costruite appositamente per accogliere migranti possono ospitare fino a 1.000 persone.

Il centro di detenzione di Christmas Island, in passato, è finito al centro della cronaca per presunte violazioni di diritti umani e per le pessime condizioni.

Fonte foto: Ansa
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