Coronavirus, contagi da 'eventi superdiffusori': lo studio
Una ricerca realizzata ad Hong Kong ha rivelato che la maggior parte dei contagi nel paese è dovuta a pochi eventi come feste e cerimonie
La maggior parte dei contagi da nuovo coronavirus ad Hong Kong sono stati provocati da degli ‘eventi superdiffusori’. Lo afferma uno studio dell’università di Hong Kong in fase di pubblicazione, secondo cui solo il 20% dei casi studiati era responsabile dell’80% delle trasmissioni. Mentre il 70% delle persone positive non ha poi trasmesso il virus.
Ad Hong Kong non sono state adottate misure di lockdown stringenti, le autorità si sono affidate maggiormente al tracciamento dei contatti.
Nella ricerca sono stati analizzati più di mille casi che si sono verificati nel paese tra il 23 gennaio e il 28 aprile, di cui 350 di trasmissione comunitaria mentre il resto era importato dall’estero.
Tra i primi più di metà è risultato collegato ad appena sei eventi ‘superdiffusori’, come cerimonie religiose o feste nei locali, in cui singoli soggetti hanno infettato mediamente tra le 6 e le 8 persone. Nel resto dei casi invece si trattava prevalentemente di contagi familiari.
“L’esposizione sociale ha prodotto un numero maggiore di casi secondari rispetto a quella familiare o lavorativa – ha scritto Benjamin Cowling, uno degli autori, in un editoriale sul New York Times -. Ora ci si potrebbe chiedere se il nostro studio, o l’esperienza di Hong Kong, con il suo piccolo numero di infezioni totali, sia rappresentativo di altre realtà. Noi pensiamo di sì”.