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Coronavirus è "cigno nero": la nuova previsione di Ilaria Capua

Come cambierà il coronavirus nei prossimi 5 o 10 anni: la previsione di Ilaria Capua. Qual è il ruolo del vaccino

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il coronavirus è un “cigno nero”: a dirlo è Ilaria Capua. In un intervento a “Focus Live”, la direttrice dello One Health Center of Excellence in Florida ha spiegato anche che “l’Italia è a un passo dalla svolta, le cose vanno meglio, la situazione è più sotto controllo” ma quello che ci aspetta potrebbe stupirci.

Parlando delle prossime festività, Capua ha raccomandato di vivere un “Natale della famiglia ristretta” perché “non possiamo permetterci di far finta che il virus non esista o che non sia in grado di provocare danni persino peggiori”. “Bisogna scavallare l’inverno ed essere pronti – ha aggiunto – per una primavera di rinascita“.

Coronavirus, perché è un “cigno nero”: cosa significa

“Questa pandemia è un cigno nero” perché il  virus “ha caratteristiche uniche e spero irripetibili”. La più importante di queste è che “ha trovato una popolazione totalmente scoperta dal punto di vista immunitario”, ha specificato Ilaria Capua.

Tra le persone, infatti, “non c’era nessuno che avesse un anticorpo ed è divampata come un incendio in un pagliaio”. Alla domanda se fosse prevedibile, Capua ha risposto che “il coronavirus era in pole position, era uno dei più gettonati, ci aspettavamo un’altra pandemia influenzale e per quella eravamo preparati, ricordiamo che nel 2009 c’è stata la pandemia da influenza suina ed è passata inosservata, ma le pandemia accadono e questa ha caratteristiche uniche”.

“Questa sfida pandemica è un cigno nero”, una sorta di tempesta perfetta dovuta a vari elementi – ha ribadito Capua – come il fatto che “il virus infetta in modo efficace l’homo sapiens, è nato nel mercato umido di una megalopoli, ha viaggiato sugli aerei e lo ha portato in giro il capodanno cinese”.

Come cambierà il coronavirus: la previsione di Ilaria Capua

Il rischio che il coronavirus muti c’è, ha ribadito Capua,”è un fenomeno naturale”. L’esperta ha spiegato che “il virus si sta affacciando e vede quali specie gli interessano di più, con l’homo sapiens è andato a nozze”. Capua si è detta orgogliosa che il suo gruppo di lavoro sia stato il primo a dire che “questo potrebbe essere un virus che provoca una panzoozia” vale a dire “la circolazione contemporanea in diverse specie animali, tra cui l’uomo”.

L’auspicio di Ilaria Capua per il futuro è questo: “Spero che tra 5 o 10 anni questo coronavirus diventi il nuovo virus del raffreddore“.

Capua ha spiegato che quello del raffreddore è un coronavirus che si è stabilizzato nella popolazione umana, arrivando a circolare senza far danni: “Non escludo che i coronavirus che circolavano nell’uomo 100 anni fa siano arrivati da un pipistrello, ma all’epoca non c’era l’accelerazione di movimenti che c’è oggi, quel coronavirus magari ci ha messo 100 anni a fare il giro del mondo e nel frattempo ha perso virulenza”.

Vaccino, il parere di Ilaria Capua: “Non è magico”

I vaccini non ci tireranno fuori dalla situazione da soli” ha spiegato Ilaria Capua, che poi ha aggiunto: “Sono solo uno degli strumenti messi in campo per gestire e progressivamente ridurre l’impatto dell’emergenza”. “Il vaccino – ha concluso – non è magico”.

Fonte foto: Ansa
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