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Covid, contagi di rientro: tra Lazio e Sardegna accordo su test

Le Regioni stanno trovando un accordo per testare i viaggiatori in partenza e arrivo tra i due territori

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il Lazio e la Sardegna stanno trovando un accordo sui test da effettuare in arrivo e in partenza dai rispettivi territori. Dopo le polemiche di questi giorni le due Regioni hanno trovato un punto di incontro per monitorare i vacanzieri di rientro o in viaggio per le vacanze, eventualmente positivi al Covid-19. Secondo quanto riporta l’Ansa i tecnici delle due amministrazioni starebbero lavorando a una soluzione, con la mediazione del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.

Se andasse a buon fine il modello potrebbe essere replicato per le altre Regioni che lo ritenessero necessario. L’intesa finale dovrebbe prevedere che il Lazio si faccia carico dei tamponi e test per garantire la sicurezza di chi arriva, pratica già applicata per gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino.

Da parte sua la Sardegna del governatore Christian Solinas ha dato immediata disponibilità affinché si trovi una soluzione per la sicurezza di tutti i viaggiatori.

Covid, accordo tra Lazio e Sardegna: i contagi di rientro

Nel Lazio si è registrata un’impennata di contagi record: 215 positivi nelle ultime 24 ore, nel 61% dei casi si tratta di persone di rientro da viaggi, il 45% dei quali (97 positivi) sono vacanzieri di ritorno proprio dalla Sardegna.

Per mettere un freno al fenomeno è stato allestito al porto di Civitavecchia un drive-in dove i viaggiatori che rientrano dall’isola sarda, possono recarsi per effettuare il tampone, ma non sono obbligati a differenza dei passeggeri provenienti da Croazia, Spagna e Malta.

Covid, contagi di rientro tra Lazio e Sardegna: la polemica

Nei giorni scorsi era scoppiata la polemica dopo la dichiarazione dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato che definiva “bomba virale” il flusso di vacanzieri di ritorno dalla Sardegna.

Ma il governatore dell’isola Christian Solinas ha sempre respinto le accuse rifiutandosi di far passare il proprio territorio come popolato da “untori” e di essere costretto a fare tamponi a chi partiva da porti e aeroporti sardi.

In ultima battuta anche il presidente della Campania Vincenzo De Luca è entrato nella questione, sostenendo in prima persona la ricerca di una soluzione per i sempre maggiori casi provenienti dall’isola: “Sulla base dei contagi che registriamo anche oggi, emerge un dato estremamente preoccupante per chi rientra dalla Sardegna. Ritengo assolutamente indispensabile una iniziativa immediata di test rapidi prima delle partenze per le altre regioni italiane”.

“Ritengo sinceramente assurdo fare arrivare nei nostri territori, soprattutto giovani, che sulla base dei riscontri statistici, possono presentare elevata carica di contagio – ha concluso il governatore campano. Faccio appello al ministro della Salute per far partire subito un piano di test rapidi per  chi parte dalla Sardegna e rientra nelle altre regioni italiane”.

Fonte foto: Ansa

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