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CRONACA NERA

Condanna ridotta ai fratelli Bianchi, parla la mamma di Willy Monteiro: “Il perdono è un’altra cosa”

Lucia Monteiro Duarte, mamma di Willy, il ragazzo pestato a morte a Colleferro nel 2020, ha commentato la riduzione della pena per gli aggressori

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Dopo la riduzione della condanna a carico dei fratelli Bianchi, Lucia Monteiro Duarte, mamma di Willy, ha commentato la sentenza. In virtù del riconoscimento delle attenuanti generiche, la pena è stata ridotta dall’ergastolo a 24 anni di reclusione. Confermate le condanne a 21 e 23 anni per Mario Pincarelli e Francesco Belleggia.

“Me l’aspettavo, nessuna sentenza mi darà più mio figlio”

“Rispetto la decisione presa. Più o meno me l’aspettavo. Nessuna sentenza mi darà più mio figlio. Sento di avere avuto giustizia? Accetto la giustizia che è stata fatta. Non provo rabbia, non so se è una sentenza giusta o non giusta”, ha dichiarato Lucia Duarte Monteiro.

E ancora, ha continuato la mamma di Willy: “Mi è stato chiesto di perdonare. Ma quello non è il vero perdono, prima bisogna dire ‘ho sbagliato, sono pentito di quello che ho fatto’. Poi si chiede perdono. Il perdono è un’altra cosa”.

Il pestaggio e la morte di Willy Monteiro Duarte

Willy Monteiro Duarte, 21enne aspirante chef di origine capoverdiana, è stato ucciso a colpi di calci e pugni a Colleferro, nella zona della movida della cittadina laziale, nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020. Il giovane stava tornando a casa e si era fermato a chiedere a un amico in difficoltà se avesse bisogno di aiuto.

All’improvviso era stato aggredito da Marco e Gabriele Bianchi, appassionati di arti marziali e campioni di MMA. Dopo aver lasciato a terra Willy, il gruppo di aggressori era fuggito verso Artena, loro paese di residenza.

Lì erano stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di omicidio volontario. Secondo le testimonianze i fratelli Bianchi sono stati i protagonisti del pestaggio ai danni del 21enne. Più sfumata, almeno da quanto emerso finora nel processo, la posizione di Pincarelli e Belleggia.

Fonte foto: ANSA

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