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Colpi di mitra contro peschereccio italiano Orizzonte in acque internazionali: spari da una motovedetta libica

Colpi di mitra contro un peschereccio italiano in acque internazionali: la denuncia degli Armatori siciliani, "sono stati i libici"

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Spari in mare aperto. Martedì 18 luglio il peschereccio Orizzonte, della marineria di Siracusa, è stato “attaccato in acque internazionali” da “una motovedetta libica” che ha “esploso contro numerosi colpi di mitra”. Lo rende noto il presidente della Federazione armatori siciliani, Fabio Micalizzi. Il peschereccio è rientrato a Siracusa la sera del 19 luglio.

Il racconto dell’attacco

L’armatore siciliano Nino Moscuzza ha lanciato un appello alla Federazione armatori siciliani per chiedere aiuto e attenzione da parte delle autorità italiane in seguito a un presunto attacco subito dal suo peschereccio in acque internazionali.

Ad affermarlo è Fabio Micalizzi, presidente della stessa Federazione, attraverso una nota: “Equipaggio e comandante sono stati miracolosamente in grado di mettersi in salvo, ma l’imbarcazione ha subito numerosi colpi di mitra che l’hanno resa ingovernabile. In questo momento critico, è fondamentale fornire un intervento tempestivo e adeguato per salvare il peschereccio e assicurare la sicurezza di tutti i membri dell’equipaggio”.

L’accusa ai libici

“Stiamo lavorando senza sosta per richiedere aiuto e supporto alle autorità italiane. Ci riserviamo il diritto di denunciare le autorità libiche e i membri dell’equipaggio della motovedetta, che pare essere stata donata dall’Italia, per questo gravissimo attacco”, prosegue la nota.

E ancora: “Questo atto di violenza senza precedenti ha scosso profondamente la comunità marittima siciliana richiede una risposta decisa e immediata da parte delle istituzioni italiane e internazionali. Il sostegno e la solidarietà di tutta la comunità sono essenziali per aiutare Nino Moscuzza e l’equipaggio del peschereccio in questa situazione critica”.

Nella nota della Federazione, inoltre, “si prega chiunque disponga di informazioni o testimonianze riguardanti questo incidente di contattare immediatamente le autorità competenti. La cooperazione tra tutte le parti coinvolte è fondamentale per garantire la sicurezza e la giustizia in questa delicata vicenda. La Federazione armatori siciliani si impegna a sostenere Nino Moscuzza e a fornire tutto il necessario per ottenere la giustizia e il recupero dell’imbarcazione danneggiata”.

Peschereccio raggiunto da una nave della Difesa italiana

Nella tarda mattinata di martedì 18 luglio, l’Ansa ha reso noto che una nave della Difesa italiana è giunta nella zona del peschereccio Orizzonte per prestare assistenza.

Nella serata di mercoledì 19 luglio è rientrato a Siracusa.

Il precedente nel Canale di Sicilia

La vicenda ricorda quella avvenuta a inizio giugno 2022, quando due pescherecci italiani furono bersagliati da una motovedetta libica.

Allora fu provvidenziale l’intervento della nave Grecale.

Fonte foto: Ufficio Stampa Federazione armatori siciliani

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