Circo Massimo, ristoratrice aggredita da no Green pass che si cala i pantaloni

Non si fermano le proteste dei no Green pass che anche sabato 20 novembre si sono riuniti nelle piazze d’Italia per mostrare la propria avversione nei confronti della certificazione verde. A pagarne le conseguenze, però, sono i ristoratori e i titolari di esercizi commerciali che vedono compromesso il normale svolgimento della propria attività.

È il caso del locale “075” al Circo Massimo a Roma, dove migliaia di persone si sono raccolte per un sit-in di protesta, a margine del quale alcuni manifestanti hanno attaccato briga con la titolare del bar/ristorante.

All’invito di mostrare il Green pass, così come di consueto in un locale pubblico, i manifestanti si sono rifiutati di farlo dando vita a un escalation di insulti e minacce. Soltanto l’intervento di alcuni agenti in borghese ha permesso di sedare le tensioni.

All’Ansa, la titolare Isabella Massaccesi ha raccontato che un uomo è arrivato persino ad abbassarsi i pantaloni facendo gesti volgari nei suoi confronti.

“L’ha fatto per dimostrare che io ero una succube del sistema e quindi avrei dovuto esserlo anche con lui”, ha spiegato la donna. “Non ho mai assistito a scene del genere in un supermercato perché è un ente grande, che non te la fa passare liscia”.

“Un’aggressività inutile e senza senso, perché la fanno contro il cameriere, contro il barista, contro l’esercente che vuole lavorare. L’impressione che ho è che fanno i grossi contro il piccolo. Noi siamo i piccoli, noi ristoratori, e andiamo rispettati perché dobbiamo far rispettare certe regole” ha aggiunto la titolare.

“Non denuncio perché passerei le mie giornate a denunciare – conclude la ristoratrice – è un anno e mezzo che fanno le manifestazioni al Circo Massimo e vengono nel bar senza mascherina o non vogliono mostrare il Green pass”.