Ci sarà un nuovo lockdown in Italia? Ricciardi pensa a misure locali: cosa cambia con la variante Deltacron
Walter Ricciardi ha parlato della possibilità di un nuovo lockdown in Italia e dei rischi derivanti dalla nuova variante Deltacron
Con i contagi che continuano a salire in tutte le regioni per via della variante Omicron del coronavirus e l’emergere della nuova variante Deltacron, sono in molti a chiedersi se ci sarà un nuovo lockdown in Italia. Una possibile risposta è arrivata da Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute, intervenuto a “Controcorrente” su Rete4.
Ci sarà un nuovo lockdown nel 2022? La previsione di Ricciardi
Nel suo intervento a “Controcorrente” su Rete 4, Walter Ricciardi ha voluto subito chiarire che non ci sarà una nuova chiusura generale nel nostro Paese come quella vissuta a marzo 2020.
“Non prevedo un lockdown, ma una serie di misure restrittive” locali contro l’aumento dei casi di Covid in Italia, ha detto il consigliere scientifico del ministro della Salute.
“Ci saranno delle zone che prevederanno delle restrizioni, ma non certamente in tutto il Paese”, ha aggiunto Ricciardi per il quale i casi “aumenteranno moltissimo per le due varianti in contemporanea”.
Variante Deltacron, le parole di Ricciardi sulla nuova minaccia
I casi di Covid-19 in Italia “aumenteranno moltissimo e saranno legati a due varianti in contemporanea, la Delta e la Omicron, e questo genererà una fortissima pressione sui sistemi sanitari”.
Il consigliere di Roberto Speranza si riferisce alla nuova minaccia costituita dalla variante Deltacron, scoperta per la prima volta a Cipro, che conta già diverse decine di casi.
Obbligo vaccinale over 50, la posizione di Ricciardi sulle multe
Un tema che ha tenuto banco negli ultimi giorni è quello dell’obbligo vaccinale per gli over 50 e Walter Ricciardi ha rivelato quale sarebbe secondo lui la multa idonea per chi non si vaccina.
L’esperto, rispondendo a una domanda di Veronica Gentili a “Controcorrente”, ha fatto l’esempio dell’Austria: “Si parte da una base di 600 euro e nel momento in cui il soggetto non risolve la propria situazione arriva fino a 3.600 euro. La sanzione non deve essere una tantum, ma deve essere ripetuta finché non si sana la propria condizione”.
Rientro a scuola, anche Ricciardi è preoccupato
Il ministro dell’Istruzione Bianchi si è detto preoccupato per il rientro a scuola degli studenti, mentre dalle Regioni sono state giornate giornate di pressing per evitare il ritorno in presenza.
Ricciardi condivide le stesse preoccupazioni di chi non ritiene prudente riaprire le scuole in questo periodo: “Da una parte – ha rivelato – capisco benissimo l’intenzione del governo di aprire le scuole e di tenerle aperte, ma questo si può fare soltanto con un mix di attenzioni sia nella gestione della scuola, sia nella campagna vaccinale, che in questo momento non è tale da consentire una riapertura tranquilla”.