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CRONACA NERA

Chiara Tramontano sorella di Giulia e la rivelazione su Alessandro Impagnatiello: "Cercava di farmi fuori"

La sorella di Giulia Tramontano, Chiara, ha ricostruito i mesi prima dell'omicidio, dalla gravidanza alla scoperta del tradimento di Impagnatiello

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Nei giorni della scomparsa di Giulia aveva ricevuto la telefonata allarmata dell’amante di Alessandro Impagnatiello e aveva subito chiamato il barman accusandolo di aver fatto qualcosa alla sorella. Nell’aula della Corte d’Assise di Milano, durante la quarta udienza del processo sull’uccisione della 29enne incinta di 7 mesi, tocca a Chiara Tramontano ricostruire i mesi precedenti all’omicidio di Senago, dall’inizio del rapporto alla gravidanza, fino alla scoperta della relazione parallela di quello che chiamerà per tutto il tempo “l’imputato”.

La testimonianza di Chiara Tramontano

Chiara Tramontano si trova a Genova nei giorni della scomparsa di Giulia, quando riceve la chiamata dell’altra compagna di Impagnatiello, che le racconta tutto. A quel punto, racconta in Aula la sorella minore della vittima, telefona al 30enne: “Ho deciso di chiamare l’imputato e gli ho chiesto dove fosse Giulia – è la testimonianza riportata dal Corriere della Sera – e gli ho detto che avevo parlato con l’altra donna. Lui era furioso, mi ha detto che non dovevo permettermi di mettere lei in mezzo, ma di preoccuparmi solo delle mie questioni”.

Rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Letizia Mannella e del sostituto Alessia Menegazzo, Chiara Tramontano ha dichiarato che la sorella avesse deciso di abortire quando ha scoperto il primo tradimento del barman, tramite il tracciamento delle cuffiette dello smartphone. Ma i termini di legge per l’intervento erano ormai superati e Giulia aveva deciso di tenere il bambino, dando per scontato che la relazione con Impagnatiello sarebbe comunque finita.

Alessandro Impagnatiello in tribunale a Milano

Il racconto su Giulia Tramontano

Davanti alla Corte d’Assise, Chiara Tramontano riferisce anche che la sorella le raccontava come il cibo avesse “un sapore assurdo, anche il latte, anche i pomodori” e che anche le bottiglie di acqua appena aperte avevano “puzza di candeggina”.

Sapori probabilmente dovuti all’avvelenamento tentato da Impagnatello con i prodotti per topi, di cui sono state trovate tracce nel sangue della vittima e nel feto. “Mia sorella beveva tantissime tisane e non trovava alcun sollievo”, ha aggiunto Chiara, ricordando come nell’ultimo dell’ultimo Natale trascorso in famiglia Giulia avvertiva “dolori fortissimi allo stomaco, lei stava malissimo, soffriva terribilmente, aveva la borsa dell’acqua calda sempre con sé, il dolore di stomaco la stava spegnendo”.

Il rapporto con Impagnatiello

Fuori dall’aula, Chiara Tramontano ha ribadito ai giornalisti di non aver mai avuto un buon rapporto con il compagno della sorella: “Io mi sono resa conto che quando loro avevano un momento di pace e di serenità io venivo lasciata fuori e lui probabilmente non le diceva di me che ero una brava sorella – ha afferamto – Lui l’ha allontanata al punto tale che per una settimana Giulia non mi ha detto più nulla di loro, perché probabilmente lui diceva di non darmi retta perché era una persona con dei pregiudizi. Lui aveva capito che io ero quella che poteva allontanare Giulia da lui e voleva farmi fuori“.

“Cosa mi aspetto? In tribunale c’è scritto giustizia per tutti, quindi ci aspettiamo che giustizia sia fatta”, ha concluso.

Fonte foto: ANSA

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