Chi è Nino Spirlì, vice di Jole Santelli che guiderà la Calabria
Dopo la morte di Jole Santelli, presidente della Calabria, a prendere il suo posto sarà Nino Spirlì
La notizia della morte della presidente della regione Calabria Jole Santelli, avvenuta nella notte tra il 14 e il 15 ottobre, ha sconvolto il mondo politico e non solo. Ha anche lasciato un vuoto istituzionale che sarà colmato dal suo vice Antonino Spirlì. Sarà infatti lui a guidare la giunta regionale in attesa delle prossime elezioni.
Vicepresidente e assessore alla Cultura e al Commercio, Spirlì ha 58 anni. Nel ritratto che ne fa la Repubblica, che ha raccolto alcune sue dichiarazioni del passato, emerge un politico che ha un modo di comunicare sui generis. Tra le altre cose, si definisce “omosessuale a tempo perso e cattolico praticante”.
“Userò le parole ‘neg..o’ e ‘fr..cio’ fino all’ultimo dei miei giorni, in calabrese dico ‘nig..u’ per dire neg..o, non c’è altro modo”. Sempre sul tema gay, rilanciava: “La lobby frocia, che ti impedisce di chiamare le cose col loro vero nome”.
“Invoco la Benedizione del Signore e mi affido alle amorevoli cure della Santa Vergine Immacolata. E mi impegno a svolgere il mio compito nell’unico interesse della mia gente. Accompagnatemi solo con le Vostre preghiere. Grazie. Dio Vi voglia bene”. Così dopo l’elezione in Calabria.
A chiarire il passaggio di consegne avvenuto dopo la morte di Jole Santelli, è il sito istituzionale della Regione Calabria: “Il Vice Presidente della Giunta regionale svolge funzioni vicarie, sostituendo il Presidente in caso di assenza o impedimento, nell’esercizio dei poteri, delle funzioni e delle prerogative di questi, anche nei rapporti istituzionali presso la Conferenza Stato-Regioni e presso l’Ufficio di Presidenza dei Presidenti delle Regioni”.
“Al Vice Presidente dott. Antonino Spirlì sono altresì delegate le competenze di indirizzo politico nelle seguenti materie: beni culturali; patrimonio storico, artistico ed architettonico; organizzazione delle attività culturali e teatrali; musei, biblioteche, archivi, associazioni culturali; politiche del commercio e dell’artigianato; legalità e sicurezza”, conclude la nota.