Marine Le Pen ci riprova: la candidata sovranista al ballottaggio delle presidenziali in Francia contro Macron
La candidata di Rassemblement National sfiderà l'attuale presidente francese al secondo turno del 24 aprile
Cinque anni dopo eccoli di nuovo al ballottaggio: Emmanuel Macron e Marine Le Pen andranno al secondo turno delle elezioni presidenziali in Francia del 24 aprile. Secondo le proiezioni Ipsos, Macron è in testa con il 28,4%, mentre Le Pen è stimata al 23,4%. Stessi sfidanti del 2017 ma con un’immagine diversa agli occhi dei francesi, per un’elezione che potrebbe cambiare il volto dell’Europa.
Elezioni in Francia, Le Pen e Macron al ballottaggio per le presidenziali: le proiezioni
Al terzo posto del voto per le presidenziali francesi si piazza il candidato della sinistra Jean-Luc Mélenchon al 21,1%. Secondo una rilevazione Ifop-Fiducial, riportata da Le Figaro, Macron ha ottenuto il 28,6%, Le Pen il 24,4% e l’altro candidato di estrema destra, Eric Zemmour, avrebbe raccolto il 6,8%, l’esponente dei Républicains Valérie Pécresse meno del 5%.
Elezioni in Francia, Le Pen e Macron al ballottaggio per le presidenziali: i discorsi
“Potete contare su di me per attuare il nostro programma di apertura”ha detto ai suoi sostenitori il presidente francese Macron, al quartier generale del suo partito “En March!”, puntando nel suo breve discorso sull'”indipendenza francese ed europea”.
“Nulla è acquisito, il dibattito che avremo nei prossimi quindici giorni è decisivo per la Francia e per l’Europa”, ha avvertito Macron, invitando i connazionali a sbarrare la strada all’estrema destra di Marine Le Pen in vista del voto per l’Eliseo.
“In gioco il 24 aprile non c’è un semplice voto di circostanza, ma una scelta di società e direi anche di civiltà” ha detto invece Marine Le Pen, appellandosi a tutti i francesi “di ogni sensibilità” e “a tutti coloro che non hanno votato per Macron” ad “unirsi a questo grande Rassemblement National e popolare”.
Elezioni in Francia, chi è Marine Le Pen
Dopo cinque anni di governo l’attuale presidente francese Emmanuel Macron è passato dai guai dei “gilet gialli”, della pandemia e adesso dalla guerra in Ucraina, perdendo l’aura di giovane rampante della politica francese, mentre Marine Le Pen ha provato ad acquisire un profilo più rassicurante di fronte agli elettori di destra, cercando di scrollarsi di dosso il marchio di sovranista.
La candidata del Rassemblement National, “ha migliorato il suo punteggio, ha fatto un risultato più importante rispetto all’ultima volta” ha detto il portavoce di Le Pen, Sébastien Chenu, su Bfmtv. Nel 2017, alla guida del ‘Front National’ fu sconfitta al ballottaggio con Macron fermandosi al 33,90%.
Nata il 5 agosto 1968 a Neuilly sur Seine, sobborgo di Parigi, Marine Le Pen è figlia del fondatore del partito di estrema destra francese FN, Jean-Marie Le Pen, e della sua prima moglie Pierrette Lalanne.
Dopo gli studi in Giurisprudenza diventa avvocato nel 1992 ed entra in politica l’anno successivo presentandosi per la prima volta alle elezioni legislative nel collegio della capitale, dove viene però sconfitta.
Diventa consigliere regionale nel Nord-Pas-de-Calais nel 1998, mentre nel 2004 viene eletta al Parlamento europeo, ricoprendo per 13 anni la carica di eurodeputata.
Nel 2011 rileva il posto di presidente del ‘Front National’ dal padre, che caccerà dal suo stesso partito nel 2015, quando Jean-Marie parlerà delle camere a gas naziste come di un “dettaglio della storia”, usando toni dichiaratamente antisemiti.
Divorziata due volte, Marine Le Pen è madre di tre figli e dal 2009 è stata la compagna del vicepresidente del suo partito, Louis Aliot, dal quale si è separata dopo 10 anni.