Voto di scambio e corruzione a Cercola (Napoli): 30 o 20 euro per un voto alle elezioni comunali, 7 arresti
Sette persone arrestate dai carabinieri a Cercola (Napoli): sono accusate di scambio elettorale politico-mafioso nonché di associazione per delinquere
Voto di scambio e corruzione a Cercola, comune di 17 mila abitanti situato a est di Napoli. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, servivano 30 euro per comprare un voto, 20 euro per il ballottaggio e 1800 euro per un pacchetto di preferenze dalle mani dei clan di camorra. 7 arresti (6 in carcere e una persona agli arresti domiciliari) per reati di scambio elettorale politico-mafioso.
- L'indagine dei carabinieri sul voto di scambio e corruzione a Cercola
- Le parole del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri
- Arrestate 7 persone
L’indagine dei carabinieri sul voto di scambio e corruzione a Cercola
Le 7 persone arrestate nella mattinata di lunedì 7 maggio a Cercola sono ritenute gravemente indiziate di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi.
Tali delitti, riporta l’agenzia Adnkronos, sarebbero aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare le associazioni di tipo camorristico denominate clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino.
Le parole del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri
Come sottolinea il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, l’indagine dei carabinieri sul voto di scambio e corruzione a Cercola,, che ha portato a 7 misure cautelare, è nata da una segnalazione dei vigili urbani di quel Comune.
Gratteri afferma che si tratta di un'”indagine importante non per il numero degli arrestati, ma per la tipologia del reato, la gravità del voto di scambio, che può indignare la collettività e i magistrati”.
“Ci vuole coraggio nei piccoli centri, stando a gomito a gomito con l’amministrazione, come i vigili urbani, a denunciare – dice ancora Gratteri – e si è arrivati ad arresti anche grazie alla prontezza del pm e carabinieri”.
Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri
La velocità nell’impostare questa indagine è stata fondamentale, osserva Gratteri. “Il clan De Luca-Bossa, con sopra il clan Mazzarella, quindi la camorra serie A, hanno creato l’humus culturale per questa situazione a Cercola“.
Arrestate 7 persone
Secondo quanto emerso dalle indagini, le 7 persone arrestate, in occasione della tornata elettorale per le elezioni amministrative del comune di Cercola, fissata nelle date del 14 e del 15 maggio dell’anno 2023 e del successivo ballottaggio del 25 e 26 maggio, avrebbero creato, con una perfetta organizzazione e suddivisione di compiti e ruoli, un meccanismo volto ad inquinare l’esito delle consultazioni elettorali.
Trenta euro a voto per la prima tornata elettorale e 20 euro per il ballottaggio: questo, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato il tariffario della compravendita delle preferenze a Cercola.