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Chi è Antonio Bellocco, ucciso nella lite tra capi ultrà dell’Inter con Andrea Beretta a Cernusco sul Naviglio

Antonio Bellocco, ucciso a Cernusco sul Naviglio dal capo ultrà Andrea Beretta, era erede del boss dell'omonimo clan di Rosarno

Pubblicato:

Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Antonio Bellocco è stato ucciso da Andrea Beretta al culmine di una lite tra capi ultrà dell’Inter a Cernusco sul Naviglio, nell’hinterland di Milano. Bellocco era già stato condannato per mafia, essendo un affiliato dell’omonimo clan ‘ndranghetista con sede a Rosarno che da anni ha esteso la sua sfera di influenza nel nord Italia, compresi i dintorni della città meneghina.

Chi era Antonio Bellocco

Antonio Bellocco, 36 anni, era membro dell’omonimo clan della ‘ndrangheta di Rosarno e aveva già ricevuto una condanna per le sue attività interne alla mafia.

Il clan è particolarmente noto alla cronaca italiana. Si tratta di una ‘ndrina dedica soprattutto al narcotraffico, al traffico di armi, all’estorsione e al controllo delle attività imprenditoriali lungo la piana di Gioia Tauro.

Il luogo in cui Antonio Bellocco è stato ucciso da Andrea Beretta a Cernusco sul Naviglio, Milano. L’omicidio è avvenuto al culmine di una lite tra capi ultrà dell’Inter

Contro il clan Bellocco sono note diverse operazioni delle forze dell’ordine nella lotta antimafia. Nel 2010, per esempio, furono eseguiti 17 arresti a Rosarno, quando oltre ad Antonio Bellocco finì in manette lo zio Carmelo Bellocco, storico boss della ‘ndrina.

Nel 2022 Antonio finì al centro dell’operazione “Blu Notte”, quando la Dda di Reggio Calabria e la Dda di Brescia arrestarono 63 persone legate al clan Bellocco. Antonio, inoltre, era figlio del boss Giulio Bellocco deceduto nel carcere di Opera dove scontava la pena nel regime del 41 bis.

L’omicidio di Cernusco sul Naviglio

La mattina di mercoledì 4 agosto Antonio Bellocco è stato ucciso da Andrea Beretta, capo ultrà della Curva Nord dell’Inter, a Cernusco sul Naviglio. L’omicidio si è consumato di fronte a una palestra frequentata dai capi nerazzurri e da militanti di Casapound.

Bellocco è arrivato a bordo di una Smart e ha fatto salire Andrea Beretta. Tra i due sarebbe scoppiata una lite, durante la quale Bellocco ha esploso contro Beretta un colpo di pistola che l’ha colpito su una gamba. Beretta avrebbe reagito accoltellando Bellocco, che è morto sul posto.

Le tensioni negli ambienti ultrà dell’Inter

Secondo Ansa, da circa un anno Bellocco era entrato nel direttivo della Curva Nord e il suo ingresso aveva causato tensioni tra i componenti.

Tra i motivi dei malumori ci sarebbe stata la sua amicizia con Marco Ferdico, già capo ultrà della Curva Nord ma raggiunto da un Daspo che lo ha costretto a lasciare la guida del gruppo a Beretta. Secondo le prime indiscrezioni, quindi, la lite tra Beretta e Bellocco sarebbe scoppiata per motivi legati a non meglio precisati affari.

Fonte foto: ANSA

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