Cedolino pensione gennaio 2025, in arrivo pagamenti con aumenti: a chi toccano e quando ritirarla
Online il cedolino della pensione di gennaio 2025 con gli aumenti dell'assegno per effetto della rivalutazione all'inflazione e le trattenute Inps
Pagamenti un po’ più alti nel prossimo accredito della pensione. A gennaio 2025 l’assegno dell’Inps sarà più corposo grazie alla rivalutazione all’inflazione, che adegua l’importo dei trattamenti previdenziali al costo della vita. Gli importi, però, non cresceranno per tutti, ma potranno anche essere inferiori per effetto del ricalcolo delle ritenute fiscali del 2024. Tramite il cedolino online è possibile verificare le variazioni sulle cifre in arrivo.
Gli aumenti nel cedolino di gennaio 2025
A partire da gennaio gli assegni pensionistici saranno più ricchi in forza della rivalutazione automatica, il meccanismo che adatta l’importo del trattamento previdenziale al costo della vita, sulla base sul tasso di inflazione dell’anno precedente.
Per il 2025 l’indice è stato fissato allo 0,8%, con il ritorno degli scaglioni: l’aumento sarà riconosciuto totalmente per gli importi fino a tre volte il trattamento minimo Inps, con un tasso di indicizzazione dello 0,72% tra 3 e 5 volte il minimo e dello 0,6% per i trattamenti superiori a cinque volte il minimo.
Anche per le pensioni minime è previsto un adeguamento, che porterà gli importi da 598,61 euro lordi mensili a 603,40 euro e, con l’aggiunta della rivalutazione straordinaria introdotta dal governo Meloni, portata dal 2,7% al 2,2%, con una cifra massima erogata che salirà a 617,89 euro.
La rivalutazione riguarderà poi anche i trattamenti di tipo assistenziale, come la pensione di invalidità civile il nuovo valore sarà pari a 336 euro, mentre per l’Assegno sociale il nuovo importo è pari a 538,68 euro.
Nella perequazione non rientrano gli assegni straordinari, isopensione, indennità di espansione e APE sociale, poiché non appartengono nella categoria delle prestazioni pensionistiche.
Le addizionali e il ricalcolo
La cifra del cedolino di gennaio 2025 potrà però essere più bassa, anche con azzeramento dell’assegno mensile: dopo la sospensione di dicembre sulla cifra, infatti, torneranno a incidere anche le addizionali regionali e comunali, oltre al ricalcolo da parte dell’Inps delle ritenute fiscali.
In qualità di sostituto di imposta, l’Istituto previdenziale è tenuto a recuperare l’importo a debito: per i pensionati con reddito pensionistico annuo fino a 18mila euro, il conguaglio a debito superiore a 100 euro sarà rateizzato fino a novembre.
La data del pagamento
La pensione potrà essere ritirata dagli sportelli di Poste Italiane dal 3 gennaio, mentre per i clienti di un istituto bancario l’accredito sarà effettuato il 2 gennaio 2025.
Il ritardo è dovuto al fatto che il primo gennaio è un festivo e, considerato che il pagamento viene effettuato il secondo giorno bancabile, il 2 gennaio è il primo giorno utile per ricevere l’assegno.