Cavalcavia crollato sulla A1 a Roma, Procura apre le indagini per crollo colposo: a chi sono dirette le accuse
La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta sul crollo del cavalcavia sulla diramazione Roma sud dell'autostrada A1. Di Cola (Cgil Lazio): "Sfiorata la tragedia"
È stata aperta un’inchiesta sul crollo del cavalcavia sulla diramazione Roma sud dell’autostrada A1 Milano-Napoli, avvenuto nella notte tra sabato 21 e domenica 22 settembre. L’ipotesi di reato è quella di crollo colposo in relazione alle norme sulla sicurezza del lavoro. Il cedimento si è verificato mentre sul cavalcavia si trovavano due ruspe: un operaio manovratore è rimasto lievemente ferito.
- Il crollo del cavalcavia sulla diramazione Roma sud dell'autostrada A1
- L'inchiesta
- La demolizione
- Le parole della Cgil di Roma e del Lazio
Il crollo del cavalcavia sulla diramazione Roma sud dell’autostrada A1
Durante i lavori, effettuati da una ditta appaltatrice proprio in vista della completa demolizione del cavalcavia, quest’ultimo ha ceduto, con le macerie finite sulla carreggiata autostradale.
Il tratto Torrenova-Gra era stato preventivamente chiuso (nelle ore notturne, a partire dalle ore 21) proprio per permettere le operazioni.
Un operaio che stava guidando uno dei due escavatori coinvolti nel cedimento ha subito una contusione lieve, con una prognosi di 5 giorni.
L’inchiesta
La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto. Lo riporta l’agenzia di stampa Adnkronos.
L’ipotesi di reato è di crollo colposo in relazione alle norme sulla sicurezza del lavoro.
Secondo quanto si apprende, il fascicolo è coordinato dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo.
La demolizione
Anas ha ripreso i lavori del cantiere nella giornata di domenica 22 settembre, alle ore 5.45, in seguito alle verifiche tecniche svolte dalle autorità (compresi gli ispettori dell’Asl).
Il cavalcavia è stato quindi interamente demolito.
Le operazioni dell’Anas sulla struttura fanno parte di un intervento complessivo per l’ammodernamento del nuovo svincolo di Torrenova.
Le parole della Cgil di Roma e del Lazio
“Si è sfiorata la tragedia. Gli operai coinvolti sono stati fortunati, ma non sappiamo per quale azienda lavorino, dato che Anas, pur essendo il soggetto attuatore delle opere giubilari, non invia le comunicazioni previste dal protocollo di legalità firmato dal Commissario Straordinario in Prefettura”, ha fatto sapere attraverso una nota Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio.
“La fortuna, però, non può essere il criterio su cui basare la tutela della sicurezza e della salute – prosegue il messaggio diffuso -. Il rispetto delle scadenze non può prescindere dalla sicurezza sul lavoro. Ci siamo mobilitati con forza affinché venisse sottoscritto il protocollo sulla sicurezza nei cantieri delle opere giubilari e avevamo chiesto il massimo della serietà nella sua applicazione. Questa mattina ci aspettiamo una convocazione urgente per fare chiarezza su quanto accaduto e adottare misure concrete per garantire piena sicurezza nei cantieri”.