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Catania, parenti disapprovano fidanzamento della nipote: maxi rissa ed escalation di violenza, 10 denunce

Maxi rissa a Biancavilla: i parenti di due fidanzati furiosi per la relazione sentimentale

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Maxi rissa a Biancavilla (Catania). A innescare botte e schiaffi l’uscita in pubblico di una coppia, lei 18enne albanese, lui 21enne marocchino. All’origine dei dissapori sfociati in violenza, il palese ostruzionismo alla relazione da parte dei parenti.

Insulti e botte nel centro di Biancavilla

La storia sentimentale, secondo quanto emerso, è osteggiata apertamente da mesi da alcuni familiari della ragazza, che più volte hanno insultato i due fidanzati. Nelle scorse ore, intorno alle 21:30, i due stavano uscendo a cena insieme alla sorella di lei.

Giunti in piazza Roma, si sono imbattuti in alcuni parenti della 18enne: un lontano zio di 47 anni e la moglie di 43, in compagnia di una coppia di amici. A quel punto è scattato il caos.

Inizialmente i fidanzati sono stati insultati, secondo il racconto delle forze dell’ordine. La 18enne ha provato a riportare la calma, chiedendo ai suoi parenti di placarsi. Tentativi vani. Anzi c’è stata un’escalation di violenza, con la ragazza che sarebbe stata malmenata, schiaffeggiata e presa per i capelli.

Lo stesso trattamento lo avrebbe ricevuto il giovane, preso a ceffoni dallo zio. Per difendersi, il ragazzo avrebbe impugnato in strada un paletto in ghisa minacciando l’uomo, ma senza colpirlo.

La rissa degenerata con l’arrivo di altri parenti

La vicenda ha preso una piega ancor più tragica poco dopo la prima colluttazione, in quanto a dare aiuto agli aggressori sono arrivati altri familiari dello zio e della moglie, tra cui un 32enne che avrebbe estratto dalla tasca un coltello e un 37enne, che invece avrebbe iniziato a lanciare verso la giovane coppia bottiglie di birra.

Quindi ecco l’arrivo di altri parenti albanesi: un 67enne, padre della zia 43enne, e suo figlio di 23 anni. Entrambi si sono buttati nella rissa menando calci e pugni.

La fuga dei due fidanzati

A un certo punto la coppia di fidanzati sarebbe riuscita a scappare: le dure sorelle rifugiandosi nella loro casa e il fidanzato facendo perdere le sue tracce. Gli aggressori, però, non hanno desistito: il 32enne, il 37enne e il 23enne infatti avrebbero fatto irruzione nella dimora delle due sorelle, provando a rintracciare il fidanzato.

Dopo aver forzato la porta d’ingresso, ci sarebbe stata altra violenza con spintoni al padre della ragazza. Non solo: gli aggressori si sarebbero accaniti su monili e suppellettili, mettendo a soqquadro l’appartamento.

Le vittime sono riuscite infine a buttare fuori casa i tre picchiatori, che si sarebbero messi nuovamente alla ricerca del fidanzato.

Nel frattempo anche lo zio e la moglie erano riusciti ad arrivare nell’alloggio della ragazza, aggredendo con calci, pugni e schiaffi sia la giovane albanese dia la madre.

L’intervento dei carabinieri e le denunce

Solo l’intervento dei carabinieri ha messo fine alle violenze, con le le vittime delle aggressioni finite al Pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla, dove sono state loro diagnosticate lesioni guaribili tra i 4 e gli 8 giorni. Ferite, con prognosi di 8 giorni, anche per gli zii che hanno scatenato la rissa.

I carabinieri della stazione locale hanno denunciato in stato di libertà dieci persone per rissa aggravata, lesioni personali, minacce gravi e danneggiamento in concorso.

Fonte foto: ANSA

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