Caso Acerbi-Juan Jesus, il brasiliano non ci sta e smonta la tesi del Giudice Sportivo: il comunicato
Il difensore del Napoli Juan Jesus torna a parlare, tramite un comunicato, dopo la decisione del Giudice Sportivo sul caso razzismo con Acerbi
Tanta, troppa amarezza e delusione per Juan Jesus dopo la decisione del Giudice Sportivo di scagionare Francesco Acerbi per “mancanze di prove” sull’insulto razzista in Inter-Napoli. Il difensore brasiliano, dopo aver mantenuto il silenzio in seguito alla mancata squalifica dell’italiano, torna a parlare con un lungo comunicato che, di fatto, in quattro punti smonta la tesi del Giudice Sportivo.
- La delusione di Juan Jesus
- I punti che smontano la tesi del Giudice Sportivo
- Il consiglio di Juan Jesus per il futuro
La delusione di Juan Jesus
Una lunga nota che fa il paio con quella diramata dal Napoli, ma un comunicato che vuole mettere in chiaro la posizione del difensore brasiliano che da vittima rischia di passare per colpevole del caso. Colpevole di cosa, si chiedono in tanti che sono rimasti sorpresi dalla scelta del Giudice Sportivo che non ha fatto sentire tutelato Juan Jesus.
E il difensore lo ha ribadito più volte nello sfogo affidato alla nota, sottolineando la propria delusione per la decisione per mancanze di prove: “È una valutazione che, pur rispettandola, faccio fatica a capire e mi lascia una grande amarezza“.
“Sono sinceramente avvilito dall’esito di una vicenda grave che ho avuto l’unico torto di aver gestito ‘da signore’, evitando di interrompere un’importante partita con tutti i disagi che avrebbe comportato agli spettatori che stavano assistendo al match, e confidando che il mio atteggiamento sarebbe stato rispettato e preso, forse, ad esempio” ha scritto Juan Jesus.
E la decisione del Giudice Sportivo ora preoccupa il brasiliano: “Non mi aspettavo un finale di questo genere che temo, ma spero di sbagliarmi, potrebbe costituire un grave precedente per giustificare a posteriori certi comportamenti. Spero sinceramente che questa, per me, triste vicenda possa aiutare tutto il mondo del calcio a riflettere su un tema così grave ed urgente”.
I punti che smontano la tesi del Giudice Sportivo
Come detto, però, nel suo sfogo Juan Jesus con quattro punti ha provato anche a smontare la decisione del Giudice Sportivo, a sua detta inconcepibile.
Il primo è quello relativo alla reazione di Acerbi che la sera stessa si è scusato per quel “vai via nero, sei solo un negro”, salvo poi fare inversione di rotta il giorno dopo. Un secondo punto che Jesus ribadisce: “Non riesco a spiegarmi perché non abbia, invece, subito negato, appena finita la partita, quanto era in realtà avvenuto”.
Un terzo punto è quello relativo all’interruzione della partita per un minuto, con “l’arbitro ha ritenuto di dover informare la VAR“. Infine la reazione degli interisti che “si sono affannati nel volermi parlare”.
Insomma, dei punti che non tornano se, effettivamente, per il difensore “non ci sia la prova che io sia stato vittima di insulti razzisti”.
Il consiglio di Juan Jesus per il futuro
Nel lungo comunicato il brasiliano ha sottolineato di essersi comportato da “signore”, non volendo creare caos facendo sospendere la partita. Ma col senno del poi se ne pente.
E non manca quindi un consiglio tra le righe a chi si ritroverà nella sua stessa situazione: “Probabilmente, dopo questa decisione, chi si troverà nella mia situazione agirà in modo ben diverso per tutelarsi e cercare di porre un freno alla vergogna del razzismo che, purtroppo, fatica a scomparire”.