NOTIZIE
SOCIAL NEWS

Calabrone killer invade l'Italia, la Vespa velutina dilaga in 5 Regioni: dove sono i nidi, perché è pericolosa

Come la Vespa velutina, nota come calabrone "killer", è arrivata in Italia e perché è pericolosa anche per l'uomo

Pubblicato:

Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

La Vespa velutina, ribattezzata calabrone “killer”, è arrivata in Italia. Secondo gli esperti potrebbe mettere a rischio la biodiversità. Inoltre anche l’uomo corre dei pericoli.

Calabrone “killer”: così la Vespa velutina è arrivata in Italia

La Vespa velutina è un imenottero della famiglia Vespidae originario del sud-est asiatico. Come è possibile che si stia diffondendo lungo lo Stivale? A spiegare il ‘trasferimento’ dell’animale ci ha pensato Laura Bortolotti, coordinatrice del programma Stop velutina.

“Gli spostamenti sono legati alle attività umane – ha raccontato Bortolotti, come riportato dal Quotidiano Nazionale -. Le regine passano l’inverno nel legno, nella paglia, nella terra. I focolai nascono così, basta anche un trasporto di legname”.

Il calabrone “killer” delle api è l’incubo degli apicoltori ed è sbarcato in Italia proprio a causa dell’uomo. Prima di far visita al Bel Paese ha fatto la sua apparizione in Francia nel vasellame di bonsai. Un’unica regina è stata in grado di creare un’intera popolazione.

“Se già fecondata una regina, basta per creare una colonia. La cosa incredibile è che da un unico esemplare si sia sviluppata un’intera popolazione che ha occupato buona parte dell’Europa. Di solito le specie vanno incontro a problematiche legate alla scarsa variabilità genetica”, ha spiegato Bortolotti.

Altro fattore che ha permesso uno sviluppo così massiccio è che tali insetti sanno adattarsi rapidamente a nuovi luoghi.

Le regioni italiane in cui è stata segnalata la presenza della vespa aliena

Il calabrone “killer” non è una delle vespe a cui siamo abituati. Trattasi di una specie aliena e invasiva. La Vespa velutina sfrutta anche la cosiddetta poliandria, concetto che in etologia indica il comportamento delle femmine che si accoppiano con più maschi nel corso di una sola stagione amorosa.

“Questo – ha riferito sempre l’esperta Bortolotti – fa sì che all’interno della colonia abbiano una variabilità genetica maggiore rispetto alle specie che si accoppiano con un solo maschio”.

Attualmente l’animale sta trovando terreno fertile in cinque regioni italiane: Liguria, Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna e Veneto.

L’allerta è alta. In Piemonte sono addirittura state organizzate delle “ronde” per monitorare la presenza dell’insetto. A Torino è stato avvistato un nido in città. Nel frattempo l’Università ha istituito una task force sulla Vespa velutina.

Il calabrone “killer” pericolo per la biodiversità e per l’uomo

La Vespa velutina è una concreta minaccia per le api mellifere. Si nutre di esse. Oltre ad ucciderle inficia la loro attività di impollinazione in quanto non le fa volare. Motivo? Provoca nelle api uno stress talmente alto che le fa collassare.

Il problema non è da sottovalutare. Giusto una coordinata per comprendere il fenomeno: una Vespa velutina può catturare e uccidere un’ape ogni 10 secondi.

Anche la viticoltura può risentire dell’invasione del calabrone “killer”. “Tra le ultime scoperte abbiamo trovato esemplari di velutina sull’uva fermentata. Quindi può essere sicuramente un problema anche per i viticoltori. Vorremmo studiare meglio questo aspetto. È urgente farlo perché la viticoltura è essenziale, come la salute di chi lavora in agricoltura”, ha spiegato il biologo Simone Tosi al Quotidiano Nazionale.

Anche le persone sono a rischio in quanto la puntura dell’insetto può innescare shock anafilattico ed essere mortale per i soggetti predisposti.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963