Bombe al fosforo su Mariupol, l'accusa dell'Ucraina alla Russia: nuovi attacchi all'acciaieria Azovstal
L'Ucraina accusa la Russia di aver utilizzato le bombe al fosforo che sono vietate dalla Convenzione di Ginevra
Prosegue la resistenza ucraina a Mariupol all’acciaieria Azovstal, dove il battaglione Azov è circondato dalle truppe russe che vogliono conquistare la citta portuale. Nelle ultime ore, secondo quanto riferito dai media locali, l’offensiva dei nemici russi avrebbe fatto ricorso a bombe al fosforo.
Bombe al fosforo, l’accusa dell’Ucraina
A lanciare l’accusa alla Russia è stato il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko, che ha puntato il dito contro l’esercito russo. Secondo il consigliere i russi avrebbero utilizzato nelle ultime ore bombe incendiare o al fosforo contro l’acciaieria Azovstal.
“Ieri gli occupanti hanno usato per la prima volta bombe incendiarie o al fosforo contro i difensori di Mariupol” ha scritto Andryushchenko su Telegram, precisando che “gli stessi occupanti affermano che sono stati usati proiettili incendiari 9M22C con strati di termite”.
Andryushchenko ha anche sottolineato le caratteristiche degli ordigni utilizzati per abbattere la resistenza ucraina: “La temperatura di combustione è di circa 2-2,5mila gradi Celsius. È quasi impossibile fermare la combustione. L’inferno è sceso sulla terra alla Azovstal”.
Bombe al fosforo, cosa sono e gli effetti
Vietate dalla Convenzione di Ginevra, le bombe al fosforo non vengono classificate ufficialmente come armi chimiche, ma è come se lo fossero. Infatti, il fosforo bianco può provocare ingenti ustioni ed è gravemente tossico per ingestione e inalazione.
Le armi al fosforo, quali bombe, razzi, granate o proiettili di artiglieria, sono classificate come munizioni incendiarie e si basano su uno specifico composto chimico, il fosforo bianco, che ha proprietà piroforiche, cioè che si incendia spontaneamente a contatto con l’aria.
Bombe al fosforo, come funzionano
Il fosforo bianco, come detto, ha delle caratteristiche particolari che lo rendono molto pericoloso. Infatti quando interagisce con l’ossigeno, la sostanza si accende e brucia, producendo una densa coltre di fumo bianco.
Per questo motivo le munizioni al fosforo vengono spesso usate come “oscuranti”, per creare cortine fumogene, e come munizioni “traccianti”. Vietate dalla Convenzione di Ginevra alla quale aveva aderito anche la Russia, il Cremlino aveva accettato il divieto di utilizzo di questa arma. Ma le ultime e pesanti accuse piovute dall’Ucraina mettono ancora una volta in dubbio le scelte dell’esercito di Mosca.