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CRONACA

Bologna, donna picchiata e violentata davanti ai figli. Marito condannato dopo 16 anni di maltrattamenti

Moglie violentata e picchiata dal marito per 16 anni trova la forza di denunciare: l'uomo è stato condannato, ma parte dei reati sono prescritti

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Dopo anni di violenze sessuali, botte e insulti è finalmente arrivata la condanna: 3 anni e 11 mesi di reclusione per un marito che ha sottoposto la moglie a ogni sorta di angheria.

L’uomo ha rivolto la propria rabbia anche contro i tre figli sistematicamente terrorizzati, insultati e maltrattati.

Sedici anni di violenze domestiche

La vicenda riguarda una famiglia di origine pachistana in cui per ben sedici anni un uomo ha sottoposto la moglie e i figli a ogni genere di sopruso.

Come riporta ‘Il Resto del Carlino’, nel corso del processo è emerso come l’uomo abbia violentato la moglie anche di fronte ai figli, come l’abbia segregata in casa, picchiata, offesa e umiliata fino a ridurla a una donna-oggetto.

Prescritta la violenza sessuale

Dopo anni di sopportazione infine la donna 35enne ha deciso di fuggire e denunciare il marito 44enne.

La condanna, relativamente mite se rapportata alla gravità delle azioni, si deve al fatto che parte dei crimini commessi dall’uomo sono caduti in prescrizione

Le violenze sessuali infatti sono state commesse fino al 2009, ma sono state denunciate per la prima volta solo dieci anni dopo.

Per l’uomo, dunque, una condanna in appello più leggera rispetto alla sentenza di primo grado.

La donna sarà parte civile con l’avvocata Rossella Mariuz e con l’associazione Unione Donne in Italia (Udi).

I giudici scrivono di “vessazioni, aggressioni, limitazioni della libertà, ricatti continui”. I verbali parlano di sputi addosso, telefoni sequestrati, piatti spaccati in testa, coltelli puntati alla gola e punizioni di ogni tipo.

Le violenze sono andate avanti anche quando la donna era in gravidanza e anche davanti agli occhi terrorizzati dei bambini.

A ottobre 2019, dopo sedici anni di violenze, la donna ha infine trovato la forza di fuggire a piedi nudi verso la più vicina caserma dei vigili.

L’uomo si professa innocente

L’uomo, allontanato dalla famiglia, ha ripetutamente violato l’ordine restrittivo. Per lui oggi finalmente il carcere.

Nonostante le prove e la condanna il 44enne continua a professarsi innocente sostenendo addirittura di aver concesso “troppa libertà” alla moglie.

 

Fonte foto: iStock - Matteo Battagliarin

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