Bollettino Covid, rivoluzione nella comunicazione: quando e le novità
La comunicazione del bollettino relativo al Covid cambierà: ecco le novità
Il bollettino Covid come lo abbiamo conosciuto fino ad ora è destinato ad essere archiviato. Dopo 18 mesi di pandemia di coronavirus, il ministero della Salute è intenzionato a cambiare rotta sulla comunicazione dei dati relativi all’andamento del propagarsi del virus. Dunque? Come sarà strutturato il nuovo bollettino? L’aggiornamento quotidiano sarà diviso in due categorie. Una sarà dedicata ai dati dei non vaccinati e l’altra ai numeri di tutti coloro che invece hanno scelto di sottoporsi alla vaccinazione.
Il fine è quello di mettere ancora più pressione a coloro che sono scettici nei confronti del vaccino. Per quel che riguarda le tempistiche relative alla nuova modalità di comunicazione, si parla di qualche settimana, il tempo che serve alle Regioni di adeguarsi alla novità.
“L’idea di fondo – ha dichiarato un alto funzionario del ministero della Sanità al Messaggero – è di evidenziare le due epidemie distinte, una degli immunizzati che raramente finiscono intubati e una dei non vaccinati, ma anche prevenire le fake news che si moltiplicheranno quando in autunno le ospedalizzazioni saliranno”.
A onor del vero, qualche regione già fa il distinguo nel bollettino territoriale tra vaccinati e non: è il caso della Campania, della Sicilia e del Veneto. In tutti e tre i casi, i dati ‘divisi’ hanno evidenziato che il numero di non vaccinati ricoverati sia nei reparti Covid sia in quelli delle terapie intensive è molto più alto di chi invece si è vaccinato.
In Sicilia, che è la regione italiana che al momento è più indietro per quel che riguarda la somministrazione dei vaccini, lo scorso 24 agosto c’erano 24 vaccinati in terapia intensiva su un totale di 2,9 milioni di persone con almeno una dose. I non vaccinati in rianimazione erano invece 78 su 1,6 milioni di persone che hanno scelto di non ricorrere al vaccino.
In Veneto, da maggio fino a fine agosto, in terapia intensiva, sono transitati 25 vaccinati contro 256 non vaccinati.
A fine giugno, in Campania, tra i vaccinati solo lo 0,12% poteva contrarre il virus dopo 15 giorni dal vaccino. A fine agosto si è passati al 3,5%. Tra i non vaccinati, però, la percentuale si è impennata dal 4% a quasi il 13%. Sempre nella regione amministrata dal governatore Vincenzo De Luca, negli ultimi 100 giorni, ci sono stati quasi 29 mila contagi fra i non protetti contro i poco più di 1.300 per gli immunizzati,