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Blitz anti-mafia a Bari con 130 indagati: arrestati anche i consiglieri Giacomo Olivieri e Maria Lorusso

Operazione antimafia a Bari, le mani dei clan nelle elezioni comunali: tra gli arrestati la consigliera comunale Maria Lorusso

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Le mani della mafia barese sulle elezioni comunali. Un vasto blitz della polizia scattato all’alba di lunedì 26 febbraio ha portato a numerosi arresti e sequestri nell’intera area metropolitana di Bari. 130 gli indagati, tra le persone arrestate anche la consigliera comunale Maria Lorusso e il marito Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale.

Blitz anti-mafia a Bari, arresti e sequestri: 130 indagati

Sono due le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.

Come riporta Ansa, i provvedimenti sono stati eseguiti alle prime ore di lunedì 26 febbraio da più di mille uomini e donne della polizia, eseguite decine di arresti e ingenti sequestri tra Bari e provincia.

Gli indagati nell’inchiesta della Dda barese sono oltre 130, accusati a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione di armi da sparo, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, turbata libertà degli incanti, frode in competizioni sportive, ingerenza elettorale politico mafiosa, tutti aggravati dal metodo mafioso.

Tra i reati ipotizzati dagli investigatori c’è l’ingerenza dei clan mafiosi baresi nelle elezioni comunali di Bari del 2019.

Tra gli arrestati i consiglieri Giacomo Olivieri e Maria Lorusso

Tra le persone arrestate ci sono anche degli esponenti politici: in carcere è finito l’avvocato Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale, ai domiciliari la moglie Maria Carmen Lorusso, consigliera comunale di maggioranza a Bari.

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Ai domiciliari c’è anche il padre di lei Vito Lorusso, primario di oncologia all’Irccs di Bari, arrestato lo scorso luglio nell’ambito di una inchiesta per concussione.

Nelle elezioni comunali del 2019 Maria Carmen Lorusso è stata eletta con la lista Di Rella sindaco a sostegno del candidato di centrodestra, per poi passare con la maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco Antonio Decaro. Lorusso aveva già annunciato la sua candidatura alle prossime comunali.

In carcere il cantante Tommy Parisi, figlio del boss

Nell’inchiesta sono coinvolti i clan mafiosi di Japigia, quartiere alla periferia sud-orientale di Bari. In manette sono finiti il capoclan Eugenio Palermiti, il figlio Giovanni, il nipote Antonino e il genero Filippo Mineccia.

Tra gli arrestati c’è anche Tommy Parisi, cantante neomelodico figlio del boss Savinuccio, già condannato in primo grado a 8 anni per associazione mafiosa nell’ambito di un’altra inchiesta.

Ingerenze della mafia nelle elezioni comunali del 2019

Stando alle indagini della Dda, ci sarebbero state ingerenze dei clan mafiosi di Japigia nelle elezioni comunali di Bari del 2019. Secondo l’accusa, Olivieri si sarebbe rivolto a soggetti mafiosi per ottenere voti in favore della moglie Maria Carmen Lorusso, promettendo loro denaro e altre utilità.

Lo stesso avrebbe fatto il padre di Lorusso: il medico avrebbe preso accordi con Massimo Parisi, fratello del boss Savinuccio, anche lui arrestato, offrendo in cambio il proprio “interessamento” per curare il nipote.

Secondo l’accusa, oltre a procacciare voti per Lorusso, i clan avrebbero anche condizionato le primarie del centrodestra che scelsero come candidato sindaco Di Rella, sostenuto, tra gli altri, proprio dalla coppia Olivieri-Lorusso.

In carcere è finito anche Michele Nacci, 34enne che fu candidato nella stessa lista di Lorusso, risultando il primo dei non eletti. Genero di Bruna Montani, cugina del capoclan Andrea, secondo la Dda avrebbe promesso di far avere voti alla sua lista grazie al clan Montani.

Fonte foto: ANSA/FB

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