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Bimbo colpito da pallottola, la guardia giurata sparava per gioco: come sta il piccolo, parlano i medici

Per festeggiare il Ferragosto una guardia giurata stava esplodendo alcuni colpi di pistola. Un proiettile ha centrato un bimbo di 2 anni che giocava

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Sta meglio il bambino di due anni colpito da una pallottola irresponsabilmente sparata a Ferragosto da una guardia giurata. I medici dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo hanno sottoposto il piccolo a un delicato intervento e le sue condizioni destano attualmente un cauto ottimismo. Tanto che è stato dichiarato fuori pericolo dai medici.

La ricostruzione degli eventi

Il fatto è avvenuto a Corte Franca, in provincia di Brescia. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, nella serata di Ferragosto una guardia giurata di 46 anni avrebbe esploso alcuni colpi di pistola, regolarmente detenuta, contro alcuni segnali stradali.

Non molto lontano, un bambino di origine straniera stava tranquillamente giocando sul balcone di casa sua quando una pallottola vagante l’ha centrato.

Cartelli con segni di proiettili vicino al luogo dove il bimbo è stato ferito.

I genitori, in preda alla disperazione, hanno immediatamente chiamato i soccorsi. La madre è scesa in strada con il bimbo esanime fra le braccia mentre il padre urlava “me l’hai ammazzato” rivolgendosi alla guardia giurata.

L’esito di un gioco scellerato

Secondo le prime ricostruzioni dei fatti sembrava che l’uomo avesse esploso alcuni colpi in aria senza apparente motivo, ma adesso pare che si trattasse solo di un gioco scellerato. Chiariti dunque i punti oscuri della vicenda.

Ulteriori dettagli degli eventi sono ancora in via di definizione, ma è stato accertato che la guardia giurata, non in servizio, si stesse intrattenendo giocando al tiro al bersaglio con almeno altre due persone, un nipote maggiorenne e un amico del giovane.

Se i fatti dovessero essere confermati non ci sarebbe dunque alcuna intenzionalità nel gesto, ma solo l’esito di una condotta scellerata. Dopo i fatti i carabinieri hanno condotto l’uomo in caserma per accertamenti.

Il bambino è in via di guarigione

Una nota dell’ospedale Papa Giovanni XXIII rende noto che il piccolo, che compirà tre anni a ottobre, pur essendo ancora in prognosi riservata, è sveglio e respira autonomamente.

I medici lo hanno dichiarato fuori pericolo: già in giornata potrebbe lasciare la terapia intensiva.

La vicenda è seguita dal sostituto procuratore Benedetta Callea, la quale sta valutando come procedere nei confronti dell’uomo. Uno degli atti preliminari possibili è una perizia balistica per calcolare la traiettoria della pallottola.

Fonte foto: ANSA

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