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Berlusconi vende "Il Giornale" agli Angelucci: chi sono i nuovi editori che hanno superato l'offerta di Elkann

La famiglia Berlusconi avrebbe venduto "Il Giornale" agli Angelucci, il tweet di Nicola Porro rivela la trattativa: chi sarebbero i nuovi editori

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

La famiglia Berlusconi vende’Il Giornale’, storico quotidiano fondato da Indro Montanelli il 25 luglio 1974, dopo l’addio al ‘Corriere della Sera’. L’indiscrezione è stata pubblicata su Twitter dal giornalista Nicola Porro, vicedirettore della testata. I nuovi proprietari saranno i membri della famiglia Angelucci, soggetto già noto nel mondo dell’informazione: è editore de ‘Il Tempo’ e di ‘Libero Quotidiano’. ‘Il Giornale’ appartiene ai Berlusconi dal 1977.

Il tweet di Nicola Porro

Nicola Porro, vicedirettore del ‘Giornale’, ha annunciato il passaggio di proprietà dai Berlusconi agli Angelucci su Twitter, nel pomeriggio di sabato 31 dicembre.

Il tweet, di fatto, conferma la veridicità delle voci sulla trattativa tra le famiglie, che giravano da tempo. Già dal 2 dicembre, quando l’indiscrezione era stata lanciata da ‘Bloomberg’.

L’operazione, secondo quanto riferito dal ‘Corriere della Sera’, prevederebbe la cessione dell’intero pacchetto azionario:

  • la quota di Paolo Berlusconi (71,5%), fratello dell’ex presidente del Consiglio, che avrebbe già firmato l’accordo;
  • la quota di Mondadori (18,4%), presieduta dalla figlia di Silvio Berlusconi, Marina;
  • la quota della famiglia Amodei (9,9%), concessionaria di pubblicità de ‘Il Tempo’, ‘Libero Quotidiano’ e ‘Il Fatto Quotidiano’.

Paolo Berlusconi, all’Adnkronos, ha dichiarato che ‘Il Giornale’ “sarà venduto, se sarà venduto, nei prossimi mesi con un passaggio delle azioni. Ad oggi non ci sono ancora passaggi“.

Il comunicato del Comitato di redazione durante le trattative, pubblicato da Nicola Porro sul suo sito ufficiale, recita quanto segue: “I giornalisti, che hanno ben chiaro che i cambi di assetto azionario nell’informazione sono fisiologici, chiedono però agli attuali e storici azionisti (la Pbf di Paolo Berlusconi e la Mondadori) di garantire, con responsabilità, la tutela dei posti di lavoro e delle competenze di una redazione che ha già visto assottigliarsi pesantemente l’organico (sceso da 80 a 51 redattori solo negli ultimi 4 anni) e che ha sempre contribuito a sanare le difficoltà economiche della testata”.

E poi assicurano: “Esistono tanti modi per garantire l’organico in qualunque passaggio di proprietà. Eguale impegno si sente di chiedere a qualunque eventuale futuro acquirente, perché i giornalisti del Giornale meritano di continuare ad avere un editore vero. Fiduciosi di poter continuare il nostro servizio ai lettori che, nonostante i tempi, restano numerosi e appassionati”.

Secondo fonti interne al Comitato di redazione della testata, rilanciate da ‘La Stampa’, il closing non ci sarebbe ancora stato: potrebbe arrivare solo dopo la certificazione del bilancio 2022, e i dettagli dell’operazione dipenderanno anche dalle perdite che emergeranno.

Lo scorso anno erano pari a circa 8 milioni di euro.

Chi sono gli Angelucci

Antonio Angelucci, nato a Sante Marie (L’Aquila) il 16 settembre 1944, è un imprenditore nel settore della Sanità  ed è editore de ‘Il Tempo’ e di ‘Libero Quotidiano’.

È attualmente deputato, dopo essere stato eletto con la Lega. In passato era entrato alla Camera in tre legislature con Forza Italia (dal 2008 al 2022).

Di recente, attraverso la finanziaria Tosinvest, aveva ceduto a Polimedia – a cui fanno capo le testate ‘Corriere dell’Umbria’, ‘Corriere di Siena’, ‘Corriere di Arezzo’ e ‘Corriere della Maremma’ – il Gruppo Corriere.

La trattativa sarebbe stata condotta da Giampaolo Angelucci, figlio di Antonio e presidente della CdA di Finanziaria.

Battuto John Elkann

La holding Tosinvest – sottolinea Il Fatto Quotidiano – sarebbe stata in grado di superare l’offerta di John Elkann.

Il prossimo passaggio, a closing avvenuto, potrebbe essere riportare Alessandro Sallusti alla direzione de ‘Il Giornale’, al momento affidata ad Augusto Minzolini.

Per quel che riguarda Elkann, invece, il numero uno di Exor potrebbe tentare comunque di acquistare il ‘Quotidiano Nazionale’ (che non risulterebbe in vendita) del gruppo Riffeser, che controlla ‘Il Giorno’, ‘La Nazione’ e ‘Il Resto del Carlino’.

Fonte foto: ANSA

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