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Beppe Grillo e la frecciata a Giuseppe Conte su nome e simbolo del M5S: "Movimento 5 Pec", a cosa si riferisce

Tensione altissima tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, stoccata del Garante sul nuovo nome e sul nuovo simbolo del M5S: "Movimento 5 Pec", cosa c'è dietro

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

La tensione è altissima. Dopo lo scontro a mezzo stampa, con tanto di lettere pubblicate sui giornali, Beppe Grillo ora usa l’ironia per attaccare Giuseppe Conte. Il Garante del M5S, sul proprio profilo Facebook, si è rivolto all’ex premier suggerendogli un nuovo nome e un nuovo simbolo:Movimento 5 Pec“.

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Il graffio di Grillo a Conte sul nome e sul simbolo del M5S

Beppe Grillo ha pubblicato il suggerimento del nuovo nome e del nuovo simbolo del M5S alle 14:57 di martedì 17 settembre sulla sua pagina Facebook.

Senza nominare Conte, lo ha invitato a pensare a un restyling: “Consigli per il nuovo simbolo…”, questa la descrizione della foto con 5 Pec al posto delle 5 stelle.

Beppe Grillo e Giuseppe Conte

Cosa c’entrano le Pec nel simbolo del Movimento

Ma cosa c’entrano le Pec?

Pec è l’acronimo di Posta elettronica certificata, un servizio che permette di dare una mail lo stesso valore legale di una raccomandata cartacea con avviso di ricevimento.

Come ricostruito da Repubblica, il 5 settembre scorso Beppe Grillo, Garante del M5S, ha inviato una diffida a Conte, ricordandogli – in vista dell’assemblea costituente indetta dall’ex premier per l’inizio di novembre – come non sia possibile “mettere in discussione tra gli iscritti i principi fondativi del M5S”, ossia:

  • nome
  • simbolo
  • limite del doppio mandato

La risposta di Giuseppe Conte è arrivata l’11 settembre (ripresa dal Corriere), rispondendo anche lui via Pec e minacciando Grillo di “valutare possibili iniziative dirette a sospendere l’esecuzione delle prestazioni a carico del Movimento derivanti dalla malleveria”, l’accordo che solleva Grillo da eventuali oneri economici (come querele e denunce) legati al suo ruolo nel Movimento, oltre al “recesso dai contratti di pubblicità e comunicazione”, per una cifra – hanno scritto vari giornali – pari a circa 300 mila euro.

Il 12 settembre Grillo ha scritto un post sul suo blog con una lettera in cui ha posto a Conte alcune domande, pubblicamente.

Poi, la nuova lettera del Garante, sempre a Conte, pubblicata dal Foglio, in cui il comico avverte l’ex premier di valutare se “sottoporre le tue minacce agli organi del M5S”.

I commenti dei grillini dopo il post del Garante su Facebook

Tra i primi a commentare il post di Beppe Grillo è arrivato Marco Bella, ex deputato M5S, professore universitario di Chimica organizza all’Università La Sapienza di Roma, nonché divulgatore scientifico con uno spazio sul Fatto Quotidiano.

Dal marzo 2018 all’ottobre 2022, quindi fino alla caduta del Governo Draghi, è stato Portavoce dei cittadini alla Camera.

Bella, nel suo commento, ha ironicamente suggerito a Conte di cambiare il nome del M5S in “MoVimento 5 Mandati, visto che sembra l’unico argomento di discussione”.

Gli fa eco Tony Mele, attivista M5S: “Gli attivisti storici sanno bene quanto è importante la regola dei due mandati. I principi fondamentali del m5s non devono essere toccati poiché sono ciò che ci differenzia da tutto il marciume politico preesistente”.

Fonte foto: Facebook Beppe Grillo / Getty

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