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Beirut, portavoce contingente italiano: "Alloggi spazzati via"

Libano: Marco Mele, portavoce del contingente italiano, spiega come stanno i 12 militari italiani a Beirut e come i loro alloggi siano stati distrutti

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il giorno dopo la tragedia avvenuta a Beirut, parla il tenente colonnello Marco Mele, portavoce del contingente italiano in Libano. Il militare ha rilasciato un’intervista all’AdnKronos, spiegando la situazione dopo la drammatica giornata di ieri vissuta nella capitale mediorientale. Innanzitutto spiega che i 12 militari italiani, che al momento dell’esplosione si trovavano a Beirut e che sono impiegati nel Reggimento gestione aree di transito, responsabile dell’entrata ed uscita di uomini, mezzi e materiali da e per il Libano, sono stati trasferiti nella base di Shama dove sono “arrivati stamattina all’alba”.

“Il militare che è rimasto ferito è ora nella base di Shama. Ieri è partito un convoglio con medici, psicologi e l’assetto Cbrn per il rischio chimico-biologico-radiologico-nucleare a titolo precauzionale – dichiara Mele – I soldati erano muniti di dpi, vista la crescente emergenza Covid qui in Libano, nel rispetto di tutte le procedure sanitarie, per soccorrere il ferito. Il militare, insieme agli altri 11 militari che si trovavano nella base al porto di Beirut, è stato trasportato qui a Shama. Sono arrivati alle prime luci dell’alba”.

“Il militare – prosegue Mele – ha riportato una frattura alla mano, per gli altri c’è stato un grosso spavento. Lo spostamento a Shama è stato necessario non tanto per ragioni di sicurezza, quanto per il danneggiamento degli alloggi dove risiedevano: la struttura è stata spazzata via dall’onda d’urto. Sono stati portati via, in sicurezza, anche il materiale, le armi e i mezzi”.

Mele aggiunge anche che “c’è stato uno stretto coordinamento con le forze di sicurezza e le forze armate libanesi”. Coordinamento che ha funzionato e frutto di una collaborazione e di un dialogo solidi, grazie ad anni “di missione Unifil”.

Inoltre c’è stati molto “orgoglio per la telefonata del ministro della Difesa Lorenzo Guerini al comandante del contingente italiano in Libano, generale Andrea Di Stasio, e al comandante della missione bilaterale italiana, generale Luciano Antoci per sincerarsi delle condizioni del nostro contingente e del militare ferito”. “Abbiamo sentito la vicinanza del governo”, ha sottolineato il tenente colonnello.

Per quel che riguarda il momento dell’esplosione narra che i militari ricordano “il suono di un boato che non si era mai sentito prima. Il forte boato e l’onda d’urto”.

“Proseguiamo la missione Unifil e il Comando operativo di vertice Interforze è al lavoro per garantire in tempi brevi la piena operatività logistica all’interno dello scalo di Beirut”, ha concluso Mele.

Fonte foto: Ansa
Libano, esplosioni a Beirut: vittime e feriti

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