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Barca a vela affondata a Porticello vicino Palermo, il drammatico racconto di una superstite tra buio e urla

Una barca a vela è affondata a largo di Porticello, a Palermo. Alle prime luci la tragedia, causata dalla tromba d'aria. L'incubo della superstite

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Un tragico naufragio ha colpito la costa siciliana nelle prime ore del mattino, quando la barca a vela Bayesian è affondata a mezzo miglio dalla costa di Porticello, vicino Palermo. A bordo c’erano 22 persone, tra cui turisti e membri dell’equipaggio. 15 sono stati salvati, 6 risultano ancora dispersi e una persona è morta.

Barca a vela affonda

La Bayesian, una barca a vela di 56 metri, è stata travolta da una tromba d’aria intorno alle 5 del mattino. Questa si è inclinata pericolosamente su un lato prima di colare a picco.

L’incidente è avvenuto nel giro di minuti, lasciando poco tempo ai passeggeri per reagire. 15 persone sono state tratte in salvo grazie all’intervento tempestivo dell’equipaggio di un’altra barca a vela, la Sir Robert BP, e delle motovedette della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco.

Prosegue la ricerca dei passeggeri della barca a vela naufragata vicino Palermo

Purtroppo, una vittima è già stata confermata: il cuoco della barca, cittadino canadese con passaporto dell’Antigua.

Il racconto della superstite

Tra i sopravvissuti c’è Charlotte, una turista inglese, che racconta con voce ancora tremante i momenti di terrore vissuti in mare: “La tenevo a galla con tutta la mia forza, le braccia tese verso l’alto per non farla annegare. Era tutto buio. In acqua non riuscivo a tenere gli occhi aperti. Gridavo aiuto ma intorno a me sentivo solo le urla degli altri”.

Charlotte era in acqua con la sua bambina di un anno, Sofia, lottando disperatamente per salvarla. Ora, entrambe sono al sicuro all’ospedale pediatrico “Di Cristina” di Palermo. Sebbene ferita al torace, è al sicuro con la sua piccola che non ha riportato neanche un graffo.

Il marito James, ricoverato al Civico di Palermo, è sotto shock ma si è rasserenato sentendo la voce della moglie al telefono. I sanitari si sono mobilitati per riunire al più presto la famiglia.

Si cercano ancora i dispersi

Mentre Charlotte e la sua famiglia cercano di riprendersi dallo shock, le ricerche per trovare i 6 dispersi continuano senza sosta.

Elicotteri e sommozzatori dei Vigili del Fuoco stanno battendo palmo a palmo il tratto di mare dove è avvenuto il naufragio.

Le indagini sono state affidate alla Guardia Costiera di Porticello, sotto la supervisione della Procura di Termini Imerese, che ha aperto un’inchiesta per accertare le cause dell’incidente.

Fonte foto: ANSA

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