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Bambini troppo vivaci sul volo Olbia-Roma, la madre litiga con l'hostess e l'aereo torna indietro in Sardegna

La donna si sarebbe rifiutata di seguire le indicazioni della hostess, che chiedeva di far indossare le cinture di sicurezza ai figli

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

Disagi durante un volo in aereo. Alcuni passeggeri partiti da Olbia e diretti a Roma Fiumicino sono stati dirottati di nuovo in Sardegna a causa della presenza a bordo di bambini troppo vivaci e di una lite avvenuta tra la madre e l’assistente di volo.

Il volo per Fiumicino

Un volo Olbia-Roma di Volotea, previsto per le 17 di lunedì 21 agosto, è partito con due ore di ritardo, provocando le rimostranze dei passeggeri. Ma, anche una volta saliti a bordo, il volo ha subito un ulteriore ritardo. 

Fin dal decollo, come racconta “La Nuova Sardegna”, si sarebbero verificati alcuni problemi, dovuti alla presenza di una madre con due bambini.

La donna, una turista sudamericana, aveva trascorso la vacanza in Gallura insieme ai suoi due figli di due e quattro anni.

Già dalla partenza, i minori avrebbero rifiutato di sedersi e allacciare le cinture di sicurezza e si sarebbero mostrati molto agitati, causando disagi ai passeggeri e problemi al personale.

La lite con la hostess

A quel punto una hostess presente a bordo si è avvicinata alla madre dei bambini per chiederle di far rispettare loro le regole di sicurezza necessarie.

La donna, che si rifiutava di seguire le indicazioni dell’hostess, avrebbe dato inizio a una discussione, trasformata presto in una vera e propria lite.

Secondo quanto dichiarato dall’assistente, la turista avrebbe anche lanciato il proprio telefono contro l’assistente di volo, colpendola.

Il dirottamento dell’aereo

Non riuscendo a calmare né i bambini né la madre, la hostess ha raccontato l’accaduto al comandante, che ha deciso di far ritorno all’aeroporto di Olbia, quando l’aereo era già in volo da circa 20 minuti.

Ad aspettarla all’aeroporto, la donna ha trovato la polizia di frontiera, che ha preso in carico il caso.

Agli agenti che l’hanno interrogata, la turista ha respinto tutte le accuse e sostenuto che il cellulare non sarebbe stato lanciato contro l’hostess, ma le sarebbe semplicemente caduto dalle mani.

Adesso la donna rischia di incorrere in sanzioni per il suo comportamento.

Fonte foto: ANSA

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