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Bambini oltre 2 ore al giorno sullo smartphone: allarme sullo sviluppo cognitivo. Lo studio e i risultati

I rischi e i pericoli che corrono i bambini a cui viene concesso di fare largo uso di media digitali

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

I bambini che passano parecchio tempo innanzi alla tv e agli schermi di smartphone e tablet vedono le loro capacità cognitive diminuire progressivamente. Ad affermarlo è uno studio della Shanghai Jiao Tong University che in uno studio puntuale sul tema ha rilevato che i piccoli troppo esposti ai device possono vedere minato il loro sviluppo cognitivo e psichico. In alcuni casi, anche in modo grave.

La ricerca non si è soltanto limitata a spiegare gli effetti collaterali relativi alla questione, ma ne hanno anche quantificato i danni: i bimbi sotto i sei anni possono avere fino all’8% in meno di abilità intellettuali.

Lo studio su 152 bambini: cosa è emerso

Lo studio è stato pubblicato su Jama Pediatrics e ha monitorato 152 bambini, dai 6 mesi ai 6 anni. I soggetti coinvolti sono stati suddivisi in tre gruppi differenziati in base all’utilizzo dei media elettronici.

Nel primo gruppo sono stati messi i bimbi che ne fanno un uso moderato (circa un’ora al giorno a sei anni). Nel secondo, sono stati inseriti i piccini che nei primissimi anni hanno utilizzati i device con parsimonia ma che poi sono giunti a una fruizione di circa quattro ore al giorno. Nel terzo gruppo sono stati posti coloro che fanno ampio uso dei media, vale a dire che li hanno adoperati per oltre 2,5 ore al giorno già nei primi due anni di vita per poi fruirne in media due ore.

I tre gruppi sono poi stati sottoposti agli stessi test. I risultati emersi sono preoccupanti. Coloro che fanno largo uso dei device digitali hanno mostrato di avere meno capacità cognitive rispetto a coloro che stanno meno ore innanzi agli schermi. I bimbi del secondo gruppo hanno fatto riscontrare l’8,23% in meno di abilità intellettuali rispetto a quelli del primo. Quelli del terzo, il 6,68% in meno.

Bambini troppo “connessi”, i rischi

Memoria di lavoro, velocità di ragionamento e comprensione verbale sono le qualità messe maggiormente a rischio. Secondo i ricercatori i problemi nascono dal fatto che, passando parecchio tempo davanti agli schermi, i piccoli hanno sviluppato meno le capacità che avrebbero invece incrementato se avessero avuto maggiori esperienze di interazione e socialità.

Inoltre è stato rilevato che circa il 2% dei soggetti più esposti mostra un rischio più consistente di soffrire di difficoltà psicologiche e comportamentali, come problemi di attenzione e iperattività.

Il parere dell’esperta

“L’esposizione ripetuta e prolungata alla Rete, con le facilitazioni che questa offre nel reperire informazioni e altro, causa un abbattimento delle capacità cognitive perché, di fatto, si usano meno. Non ci si affatica a cercare informazioni, si diventa sostanzialmente fruitori passivi”. Così Anna Maria Giannini, docente di Psicologia dell’ateneo romano Sapienza e psicologa dell’Ordine Psicologi del Lazio. La docente ha parlato ai microfoni di Leggo.

“Non esiste un’età precisa – ha aggiunto la docente -. Se il bimbo usa i giochi dello smartphone, monitorato da un adulto, può farlo già da piccolo. A incidere è anche il tempo di uso, che deve essere calcolato in base a quello dedicato alle altre attività che possono favorire il suo sviluppo: dalla conversazione con gli adulti allo sport”.

Fonte foto: ANSA

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