Autocisterna a fuoco in superstrada: si alza colonna di fumo nero

Un’autocisterna piena di combustile è andata a fuoco sulla superstrada FiPiLi nel tratto di strada compreso tra Empoli e San Miniato (Pisa), come riferito da Askanews. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che sono riusciti a domare le fiamme. Dall’incendio si è alzata una densa colonna di fumo nera è visibile a distanza di chilometri dal luogo dell’incidente. Non sono stati registrati né morti né feriti.

L’incendio sarebbe stato causato dall’impatto del camion contro un new jersey, che ha provocato il distaccamento della cisterna di gasolio finita nella carreggiata opposta. Il conducente è rimasto illeso.

Sul suo profilo Facebook, il sindaco di San Miniato, Simone Giglioli, ha chiesto ai suoi cittadini di tenere le finestre chiuse: “Le fiamme sono state domate. Fortunatamente non ci sono state vittime o feriti. Naturalmente la Fi Pi Li è bloccata, quindi la viabilità ordinaria è molto congestionata. Vi prego di fare molta attenzione. Vi prego anche di tenere, precauzionalmente, le finestre chiuse in zona San Miniato basso, Isola, Roffia, La Scala e Ponte a Elsa”.

La circolazione sulla superstrada toscana è stata bloccata con la chiusura del tratto della super strada Firenze-Pisa-Livorno in entrambe le direzioni. Diverse le squadre dei pompieri che hanno operato sul posto, provenienti dai distaccamenti di Empoli, Petrazzi, Pontedera e Santa Croce oltre ad mezzo del Comando di Prato. Intervenuti inoltre i nuclei Nbcr (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) dei comandi di Firenze e Pisa.

“Sto monitorando la situazione – ha dichiarato l’assessore alle infrastrutture e trasporti della Toscana Stefano Baccelli  – sono in contatto con AVR, gestore dell’infrastruttura, e stiamo seguendo le operazioni si spegnimento minuto per minuto. Poi valuteremo eventuali danni alle carreggiate. Il primo obiettivo è rimettere in sicurezza la strada e ripristinare lo scorrere del traffico, per alleggerire i disagi dei pendolari che sono rimasti bloccati, anche se i tempi di ripristino non saranno brevi. Inevitabile anche una riflessione sul danno ambientale”.