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Aumentano i casi Covid, la lettera dei presidi: "Distribuiremo mascherine nelle scuole, evitare assembramenti"

"L'indicazione è quella di evitare gli assembramenti degli alunni, soprattutto in questi primi giorni di scuola": le contromisure prese dai presidi

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

L’aumento dei casi Covid in Italia registrato nelle ultime settimane preoccupa il mondo della scuola mentre 7 milioni di studenti torneranno nelle prossime ore sui banchi per l’avvio dell’anno scolastico. L’Associazione presidi annuncia una serie di contromisure, fra le quali la distribuzione delle mascherine.

La lettera dei presidi

“L’indicazione è quella di evitare gli assembramenti degli alunni, soprattutto in questi primi giorni di scuola” annuncia Mario Rusconi dell’Associazione presidi. 

“In molte scuole poi a chi lo chiederà distribuiremo le mascherine utilizzando le tantissime scorte che ci furono date durante la fase critica della pandemia. Stessa cosa avverrà con il gel” aggiunge Rusconi.

Il ministero della Salute, riferisce l’Ansa, raccomanda di osservare le stesse precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie: indossare la mascherina, se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi, lavare spesso le mani, evitare il contatto con persone fragili.

Vaia: “Evitiamo allarmismi”

Per il direttore generale della programmazione del ministero della Salute, Francesco Vaia, occorre evitare però inutili allarmismi. “Per la scuola abbiamo tante volte parlato di interventi strutturali, vediamo in settimana con la ripresa dell’anno scolastico di fare un punto su quello che è stato fatto finora. Ma evitiamo allarmismi.

“Noi adesso abbiamo gli strumenti per la tutela e in questo momento sono sufficienti. La circolare del ministero per gli ospedali va applicata: evitiamo di intasare i pronto soccorso” sottolinea Vaia.

I presidi annunciano contromisure a seguito dell’aumento dei casi Covid in Italia

Che rimarca:”Basta allarmismi: non si può tornare indietro con misure che avevano un senso nel periodo di emergenza. Esiste il senso civico di responsabilità: la mascherina si può mettere se si è sintomatici per difendere gli altri”, ha aggiunto.

“Per responsabilità civica, se sono sintomatico, ovviamente, non vado in metro come evito di andare in luoghi affollati. Ma non si può tornare indietro. C’è adesso un’immunità ibrida, la storia clinica dimostra che il Covid colpisce le persone più fragili”.

Le parole dell’esperto: “Casi lievi”

Secondo quanto emerge dal bollettino settimanale del Ministero della Salute e dell’Iss, crescono a 21.309 i nuovi casi, in aumento rispetto agli 14.866 della scorsa settimana (+44%).

“Nelle ultime settimane osserviamo una ripresa dei casi per l’emergere delle nuove sottovarianti e per gli effetti della stagione estiva, ma la gran parte sono infezioni lievi, localizzate alla alte vie respiratorie. La malattia oggi, per la persona giovane adulta e sana è clinicamente non rilevante” lo sottolinea Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico dell’Inmi Spallanzani.

Fonte foto: 123RF

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