Attentato a Nizza, massima allerta anche in Italia: i motivi
Aouissaoui Bahrain, l'attentatore di Nizza, era sbarcato a Lampedusa un mese fa: dopo la strage è scattata l'allerta anche in Italia
Aouissaoui Bahrain, nato in Tunisia il 29 marzo del 1999, è il responsabile dell’attentato alla cattedrale di Nizza, che ha causato la morte di tre persone. Venti giorni prima, il 9 ottobre, si trovava a Bari per la fotosegnalazione: era sbarcato a Lampedusa il 20 settembre, con un gruppo di altri migranti. La polizia sta percorrendo a ritroso tutti i suoi spostamenti per capire il motivo per il quale non sia stato trattenuto nel centro di identificazione in attesa del rimpatrio. Lo riporta il Corriere della Sera.
In tasca gli è stato trovato un foglio rilasciato dalla Croce rossa italiana, praticamente il documento che ha consentito agli inquirenti francesi di identificarlo. Il suo passaggio sul suolo italiano ha scatenato l’ira di Matteo Salvini, che ha chiesto le dimissioni della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. Ora, però, la preoccupazione primaria del Viminale è mettere in sicurezza gli obiettivi francesi in Italia.
Attentato a Nizza, scatta l’allerta in Italia: la circolare della Polizia
Massima attenzione sugli obiettivi francesi in Italia e allerta per il personale delle forze di polizia impegnate sul territorio. Questo è quanto prevede una circolare del capo della Polizia, Franco Gabrielli, inviata a prefetti e questori dopo l’attentato a Nizza.
Quanto avvenuto in Francia è stato analizzato durante una riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) nel corso della quale l’intelligence ha segnalato la necessità di rafforzare le misure di sicurezza in prossimità delle sedi istituzionali francesi.
Al momento, viene sottolineato in ambienti del Viminale, su questi obiettivi c’è già il massimo livello di protezione – con una vigilanza fissa dell’Esercito e una vigilanza dinamica delle forze di polizia – e, dunque, va mantenuta alta l’attenzione.
Il dispositivo di protezione potrebbe comunque essere rimodulato nelle prossime ore.
Attentato a Nizza, scatta l’allerta in Italia: rischi per obiettivi francesi
Nel documento si invitano prefetti e questori a sensibilizzare tutte le forze in campo affinché monitorino con particolare attenzione sedi istituzionali, culturali e di rappresentanza della Francia ma, anche, tutti gli altri obiettivi sensibili e potenzialmente esposti a rischio.
Dalle sedi di governo a quelle istituzionali fino a obiettivi religiosi e diplomatici. Alle autorità di pubblica sicurezza sul territorio si chiede anche di potenziare il monitoraggio di tutti gli ambienti a rischio e di attivare tutte le reti informative.