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Assegno unico figli: come funziona, chi può riceverlo e quando

A partire da marzo 2022 circa 7 milioni di famiglie potranno ricevere l'assegno unico per i figli, da un minimo di 50 fino a oltre 1.000 euro

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo riguardante l’assegno unico che entrerà in vigore dal 2022 per 7 milioni di famiglie. Sulla base di determinati requisiti, le famiglie più numerose potranno ricevere fino a 1.000 euro al mese. In ogni caso, tutte le famiglie, anche quelle più benestanti, potranno richiedere il contributo che va dai 50 ai 175 euro per i figli minorenni, e da 25 a 85 euro per i figli dai 18 ai 21 anni.

Ecco nel dettaglio come funziona l’assegno unico per i figli.

Come funziona l’assegno unico per i figli

Il contributo può essere richiesto a partire dal 1° gennaio 2022, mentre i pagamenti saranno erogati a partire da marzo 2022 fino a febbraio dell’anno successivo. L’assegno riguarda le famiglie con figli a partire dal settimo mese di gravidanza fino al 21esimo anno d’età.

Come presentare la domanda per l’assegno unico

Si può richiedere il contributo presentando domanda all’Inps per via telematica, sulla base delle seguenti soglie identificate dall’Isee:

  • con un Isee sotto i 15mila euro per il massimo dei benefici;
  • con un Isee oltre i 40mila euro per il minimo.

Sono esentati dal presentare la domanda i percettori del reddito di cittadinanza, a cui l’assegno sarà corrisposto d’ufficio dall’Inps. Per gli altri, l’accredito sarà erogato “su Iban ovvero mediante bonifico domiciliato”.

Cosa serve per presentare la domanda

Come detto, occorre fornire l’Isee assieme alla domanda. Chi non presenta l’Isee ha diritto solo al contributo minimo, non commisurato al reddito della famiglia.

Come si calcola il contributo dell’assegno unico

L’assegno unico può essere richiesto per ogni figlio e sarà calcolato sulla base delle seguenti fasce d’età:

  • per i figli minorenni, dai 50 ai 175 euro al mese;
  • per i figli dai 18 ai 21 anni, da 25 a 85 euro al mese.

Dal terzo figlio in poi si ha diritto a ulteriori contributi: si avranno tra i 15 e gli 85 euro in più a figlio, mentre i nuclei con “quattro figli o più” hanno accesso a un’ulteriore “maggiorazione forfettaria” da 100 euro al mese. Se i genitori lavorano ma l’Isee è basso, si otterranno altri 30 euro in più a figlio.

La ministra alle Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ha spiegato che circa metà delle famiglie a cui è rivolto l’assegno è sotto la soglia Isee di 15mila euro, avendo dunque diritto al massimo del beneficio. Ecco un elenco di esempi:

  • 175 euro al mese con un figlio;
  • 350 euro con due figli;
  • 610 euro con tre figli (325 + 85 euro di maggiorazione)
  • 970 euro con quattro figli (700 + 170 di maggiorazione + ulteriori 100 euro forfait);
  • 1090 euro con quattro figli se entrambi i genitori lavorano.

Per le famiglie con un Isee oltre i 40mila euro, il contributo è così calcolato:

  • 50 euro al mese con un figlio;
  • 100 euro con due figli;
  • 165 euro con tre figli (150 + 15 euro di maggiorazione);
  • 330 euro con quattro figli (200 + 30 di maggiorazione + ulteriori 100 euro forfait).

In entrambe le fasce di reddito è prevista una maggiorazione di 20 euro al mese se la mamma ha meno di 21 anni.

Assegno unico per famiglie con figli disabili

Le famiglie con figli con disabilità riceveranno l’assegno unico “senza limiti d’età” con specifiche maggiorazioni:

  • 105 euro in più al mese per i minorenni “in caso di non autosufficienza”;
  • 95 euro “in caso di disabilità grave”;
  • 85 euro “in caso di disabilità media”.

Per la fascia d’età dai 18 ai 21 anni si riceveranno 50 euro in più al mese, mentre oltre i 21 anni si continuerà a ricevere un assegno tra 25 e 85 euro.

Fonte foto: ANSA

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