Assalto al portavalori sull'A1 a Modena, arrestate quattro persone: il video della rapina in autostrada

Quattro persone sono state arrestate oggi per l’assalto a un portavalori sull’A1 all’altezza di Modena. La rapina con colpi d’arma da fuoco, chiodi sull’asfalto, esplosioni e auto in fiamme, gettò nel caos quel tratto di rete autostradale, nel giugno scorso. Il colpo non andò a segno e non provocò feriti, ma i rapinatori riuscirono a scappare. Con l’operazione di oggi della polizia sono stati fermati quattro dei responsabili di quel clamoroso tentativo di svaligiare il furgone con dentro circa 2,5 milioni di euro in contanti.

Assalto al portavalori sull’A1 a Modena, arrestate quattro persone: la rapina

Si tratta dei componenti di un commando formato da circa 15 persone che, intorno alle 20 del 14 giugno, assalì il portavalori lungo l’autostrada all’altezza del casello di Modena sud, bloccando per diverse ore il traffico in entrambe le direzioni sull’A1 e tagliando di fatto l’Italia in due.

Il mezzo fu prima affiancato da un’auto con a bordo alcune persone mascherate e armate di kalashnikov, che bloccarono il portavalori sparando diversi colpi all’altezza della fiancata anteriore sinistra, provocando l’urto del mezzo contro il guardrail arrestandone la marcia.

Per creare un diversivo e impedire l’accesso al tratto di strada, i rapinatori avrebbero anche minacciato con le armi degli automobilisti, costretti a scendere dai mezzi che sono stati dati alle fiamme, e costretto due camionisti a mettere di traverso i loro tir per bloccare definitivamente l’arrivo delle forze dell’ordine.

In seguito all’azione si è levata una colonna di fumo visibile da alcuni chilometri di distanza.

Assalto al portavalori sull’A1 a Modena, arrestate quattro persone: l’operazione

Dopo una “una complessa attività d’indagine” coordinata dalla procura di Modena, la squadra mobile della città emiliana, in collaborazione con quella di Foggia e la polizia stradale dell’Emilia-Romagna, ha eseguito gli arresti nelle province di Foggia e Verona.

Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino, tre dei quattro indagati sottoposti a misura cautelare sono di Cerignola, nel Foggiano, e risultano condannati in via definitiva per rapina aggravata.

Fondamentale per la riuscita dell’operazione è stato l’individuazione di un capannone a Castelnuovo Rangone, nel Modenese, che costituiva la base dove è stato trovato uno dei mezzi usati per l’assalto e un mitra Ak47 con le impronte digitali di uno dei membri della banda.

Nelle province di Roma, Foggia, Mantova e Barletta-Andria-Trani sono invece state effettuate diverse perquisizioni.