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Assalto al bonus trasporti nel giorno del click day: risorse limitate, terminate in un’ora

Le risorse (limitate) stanziate dal governo Meloni per gli abbonamenti ai mezzi pubblici sono terminate in un’ora. A ottobre il prossimo click day

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Il primo settembre è il giorno del click day per il bonus trasporti, e migliaia di persone hanno fatto la fila (virtuale) per poter richiedere l’incentivo per gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Peccato però che le risorse messe a disposizione dal governo fossero limitate, e così dopo un’ora già non era più possibile avanzare la domanda, a causa dell’assenza dei fondi.

Il click day del bonus trasporti

Alle 8 della mattina di oggi – venerdì 1 settembre – è scattato il “click day” sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ha aperto alla possibilità di fare domanda per ottenere il bonus trasporti, ovvero un’agevolazione per l’abbonamento ai mezzi pubblici.

Peccato però che, già da pochi minuti dopo le ore 9, un messaggio sia apparso sul sito del ministero: “Non è possibile procedere con la richiesta del bonus trasporti per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria prevista del Decreto Legge n. 5 del 14 gennaio 2023”.

Obliteratrice su un bus di città, in una immagine di archivio

Nell’ora di attività della pagina per la richiesta del bonus, circa 500mila persone erano collegate per provare ad accaparrarsi il bonus (che non può superare l’importo di 60 euro). Purtroppo, a causa sia della mole di richiedenti che delle risorse limitate stanziate dal governo, solo pochi fortunati sono riusciti ad accedere all’incentivo.

I fondi limitati per il bonus trasporti

Il click day odierno è avvenuto con risorse limitate, dato che non ha goduto di uno stanziamento ad hoc, bensì ha attinto dai soldi residui derivanti dal mancato utilizzo delle agevolazioni richieste nel mese di agosto.

Anche i requisiti di ottenimento sono diventati più stringenti: il bonus trasporti infatti può essere richiesto soltanto da coloro che hanno un reddito lordo annuo uguale o inferiore ai 20 mila euro, soglia di molto ridotta rispetto alla precedente, che era di 35mila euro.

Come detto, il valore del buono non può superare l’importo di 60 euro, e viene determinato dall’importo dell’abbonamento annuale o mensile che si intende acquistare. Il buono, che non è cedibile e non incide nel calcolo dell’ISEE, è valido per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o ancora per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

Il prossimo click day per il bonus trasporti

Come riportato sul sito del ministero, “sarà possibile effettuare un nuovo tentativo di richiesta a partire dalle ore 8.00 del 1° ottobre 2023 per usufruire degli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di settembre 2023″.

Le difficoltà per accedere al bonus sono state segnalate dall’opposizione e, come riportato dal Sole24Ore, sull’argomento è intervenuto Antonio Misiani, responsabile Infrastrutture della Segreteria del Pd: “Il Governo Meloni, che non ha mai creduto in questa forma di aiuto per studenti, lavoratori, famiglie introdotta dal Ministro Orlando nel 2022, di fatto sta provando a eliminarla del tutto”.

“Tutto questo proprio nel momento di maggior bisogno – ha continuato Misiani – con la riapertura delle scuole e il rientro dalle ferie di un gran numero di lavoratori e con i prezzi di benzina e diesel ormai superiori ai 2 euro in buona parte del Paese. Come Pd torniamo a chiedere al Governo di utilizzare parte dell’extra gettito derivante dal caro carburante e rifinanziare subito il bonus trasporti”.

Fonte foto: ANSA

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