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Arriva l'assegno di inclusione, dal 18 dicembre al via alle domande per il 2024: chi può fare richiesta e come

Da lunedì 18 dicembre circa 737mila nuclei familiari potranno fare domanda per ottenere l'assegno di inclusione. Ecco di cosa si tratta e come fare

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Giuseppe Pastore

GIORNALISTA

Giornalista professionista, si occupa di attualità e politica parlamentare seguendo i lavori di Camera e Senato. Laureato in Giurisprudenza, muove i primi passi nel giornalismo scrivendo di cronaca e politica in Puglia per poi collaborare con alcune testate nazionali.

Da gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza sarà ufficialmente sostituito dall’Assegno di inclusione, ma le domande per essere ammessi alla misura potranno essere presentate già da domani 18 dicembre. Le richieste potranno essere inviate tramite il sito dell’Inps, oppure attraverso i patronati e (da gennaio) anche tramite i Caf.

Il primo assegno a fine gennaio

La nuova misura di sostegno economico e di inclusione sociale è stata introdotta dal Governo Meloni e riguarderà i nuclei familiari che includono almeno una persona con disabilità, minori, over 60 o in condizioni di svantaggio e anche i soggetti inseriti in percorsi di protezione dalla violenza di genere.

Come spiegato dal ministero del Lavoro, l’assegno di inclusione sarà attivo dal 1° gennaio, ma potendo presentare le domande di ammissione da domani verrà consentito il pagamento del primo assegno già da fine gennaio.

L’indennità verrà erogata tramite la Carta di inclusione che sarà emessa da Poste italiane. L’importo massimo annuo sarà di 6mila euro, incrementabile in base alla composizione del nucleo familiare e alle necessità abitative.

Calderone: “Al centro le persone e le loro necessità”

Nell’annunciare il via alle domande di ammissione, il ministero del Lavoro ha parlato di una misura con cui si passa da un welfare passivo a uno attivo e generativo. Sono circa 737mila i nuclei familiari che, si stima, dovrebbero essere raggiunti dalla misura.

Si tratta di “un cambio di paradigma a favore di una misura di inclusione attiva che guarda al sostegno concreto delle persone più fragili puntando allo stesso tempo all’integrazione sociale e lavorativa“, ha spiegato la ministra del Lavoro Marina Calderone.

“Con il nuovo assegno di inclusione stiamo realizzando un percorso di attenzione che mette al centro le persone e le loro necessità“, ha sottolineato Calderone.

Come funziona la misura introdotta dal Governo

L’assegno può essere riconosciuto per 18 mesi e rinnovato per altri 12 (dopo un mese di sospensione). Il ministero, inoltre, fa sapere che la sua erogazione dipende dalla valutazione dei bisogni del nucleo familiare.

L’utente può presentare la domanda di Adi (assegno di inclusione) con modalità telematicaall’Inps, tramite Spid, o presso i Patronati e i Caf. Per ottenere il riconoscimento dell’Adi è necessario avere un Isee non superiore a 9.360 euro (il valore, tuttavia, sale nel caso di nuclei familiari con minorenni).

Per le domande presentate fino a febbraio 2024, precisa il ministero del Lavoro, se non si dispone di un Isee in corso di validità, la verifica dei requisiti ai fini dell’erogazione nei mesi di gennaio 2024 e febbraio 2024, ove ricorrano le condizioni, si basa sull’Isee valido al 31 dicembre 2023.

Fonte foto: ANSA

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