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CRONACA NERA

Arrestati 6 giovani di una baby-gang a Catania: i video dei pestaggi selvaggi senza ragione in discoteca

Operazione "Disco-gang": sei ragazzi accusati di fare parte di una baby-gang di Catania dedita a violente aggressioni all'interno della discoteche

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Arrestati sei ragazzi a Catania nel corso dell’operazione condotta dalla polizia e denominata “Disco-gang”. I giovani sono accusati di fare parte di una baby-gang dedita a violente aggressioni all’interno delle discoteche della città siciliana.

Operazione “Disco-gang”, sei ragazzi arrestati a Catania: pestaggi senza motivo

Le indagini della Squadra mobile della Questura, coordinate dalla Procura, hanno permesso di ricostruire la dinamica dei pestaggi.

Secondo quanto appurato dagli inquirenti, le vittime venivano prese di mira per futili motivi e senza una apparente ragione, in occasione di serate della movida nel capoluogo etneo.

Frame di un pestaggio della baby-gang arrestata

Per tutti gli accusati scatta il “Daspo Willy”

Nell’ambito delle medesime indagini sono stati notificati ai destinatari della misura altrettanti “Daspo Willy” emessi dal questore di Catania.

Cos’è il “Daspo Willy”

Il “Daspo Willy” è una misura di prevenzione personale emanata nel 2020 e di competenza del Questore, nella sua veste di autorità provinciale di pubblica sicurezza,

Furono gli allora ministri Luciana Lamorgese (Interno) e Alfonso Bonafede (Giustizia) ad annunciare la stretta sugli episodi violenti della movida dopo la tragica morte di Willy Monteiro.

La misura contro la movida violenta ha stabilito la reclusione (se qualcuno resta ferito o ucciso nel corso di risse) da un minimo di sei mesi a un massimo di sei anni (prima si andava da tre mesi a cinque anni).

Il daspo vieta l’ingresso nei locali di intrattenimento e ai pubblici esercizi per i protagonisti di disordini o atti violenza e a soggetti che hanno riportato una o più denunce o una condanna non definitiva, nel corso degli ultimi tre anni, relativamente alla vendita o cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Luciana Lamorgese e Alfonso Bonafede, dopo l’approvazione della misura nel 2020, spiegavano che avevano elaborato un insieme di norme per dare più poteri al Questore, anche sulla base della sola denuncia, ovviamente suffragata da elementi oggettivi.

“Tra questi – riferivano i due ministri -, vi è il potere di vietare l’accesso ad un elenco di locali, da sei mesi a due anni: un vero e proprio Daspo per i violenti. Il divieto può essere imposto dal Questore. Per chi violerà la norma è prevista la reclusione da sei mesi a due anni e una multa da 8.000 a 20.000 euro”.

Fonte foto: Polizia

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