Armi nucleari tattiche: cosa sono, quali sono gli obiettivi e qual è la differenza con quelle strategiche
Cosa sono le armi nucleari tattiche, che Putin potrebbe utilizzare nella guerra in Ucraina: caratteristiche e differenza con armi nucleari strategiche
Il rischio di un imminente conflitto nucleare, mai sopito dall’inizio della guerra in Ucraina, torna ad aleggiare e mette a rischio la stabilità del mondo intero. Recentemente, il presidente russo Vladimir Putin ha chiamato a raccolta i riservisti, generando una reazione opposta in moltissimi cittadini che invece si sono messi in fuga con lunghe code alle frontiere.
Nel corso del suo discorso sulla mobilitazione militare parziale, Putin ha parlato nuovamente della minaccia nucleare, e ha chiarito che il suo non è un bluff. Uno scenario evocato anche dal presidente Usa Joe Biden, che è certo che l’omologo russo “non sta scherzando”.
- Le armi nucleari tattiche e strategiche: le differenze
- Armi nucleari tattiche e strategiche: gli obiettivi
- Cosa sono le armi nucleari tattiche e come vengono usate
Le armi nucleari tattiche e strategiche: le differenze
Tra le strategie belliche adottate dalla Russia e da Putin, c’è anche il ricorso (finora rimasto soltanto teorico) alle armi nucleari, che possono essere suddivise in due tipi: le armi nucleari strategiche e le armi nucleari tattiche. Le seconde sono quelle che potrebbero essere utilizzate in questo conflitto, stando agli esperti.
La sostanziale differenza tra quelle strategiche e quelle tattiche è che le prime sono dotate di una potenza distruttiva nettamente maggiore, e sono capaci di spazzare via intere porzioni di terra e provocare danni irrimediabili.
Le armi nucleari tattiche, invece, sono progettate per colpire obiettivi specifici e mirati, con margini di danno più ridotti ma non per questo trascurabili.
Armi nucleari tattiche e strategiche: gli obiettivi
Il Nuclear Matters Handbook del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti definisce così le due tipologie di armi: “Le armi nucleari non-strategiche o tattiche sono quelle armi nucleari pensate per essere utilizzate su un campo di battaglia. Differiscono da quelle definite ‘strategiche’ che sono invece designate per essere usate contro città nemiche, fabbriche e altri target in vaste aree per ostacolare la capacità del nemico di condurre la guerra”.
La differenza tra i due tipi di armamento è però labile, e a farla è soprattutto la carica contenuta e il metodo di attacco. Solitamente, le armi nucleari strategiche sono impiegate per colpire bersagli a lunga distanza, con voli intercontinentali, mentre quelle tattiche sono pensate per coprire una distanza inferiore, non più di 500 chilometri.
Cosa sono le armi nucleari tattiche e come vengono usate
Le armi nucleari tattiche possono essere rilasciate attraverso diversi metodi: ad esempio, con un attacco dal cielo sganciando le bombe da velivoli, oppure con i lanciamissili di tipo Iskander-M, che tra l’altro sono già stati impiegati nel corso del conflitto in Ucraina.
Per rendere più chiara la potenza di armi nucleari tattiche e strategiche, si può fare riferimento all’energia sprigionata dall’esplosione: le prime arrivano fino a 50 chiloton, mentre le seconde possono arrivare a un megatone.
Un esempio dell’energia distruttiva sprigionata da una bomba nucleare è rintracciabile nella storia del ‘900, quando fu impiegato “Little Boy” su Hiroshima: sebbene non sia possibile una stima esatta, è stato calcolato che l’energia liberatasi in quell’occasione fu di circa 15 chiloton. Sufficiente a spazzare via in un istante decine di migliaia di persone.