Arezzo, trova una bomba a mano mentre cerca funghi: allarme nei boschi, intervengono gli artificieri
Intervenuti gli artificieri per far brillare l'ordigno, tanta paura per l'uomo che si trovava nel bosco
Stava cercando funghi nel bosco, ma ha trovato una bomba a mano risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Quelli di domenica 9 ottobre a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, sono stati momenti di apprensione per l’uomo, ma fortunatamente senza conseguenze.
Cerca funghi, trova una bomba
L’ordigno è stato scoperto ieri nel comune di Castiglion Fiorentino. A notarlo, in una località boschiva nella zona di Mammi, è stato un cittadino che ha subito allertato le forze dell’ordine. L’uomo stava cercando funghi quando ha visto, nascosto tra la vegetazione in una cavità, il residuato bellico e ha dato l’allarme.
Sul posto sono accorsi i Carabinieri che hanno appurato che si trattava di una bomba a mano comunemente chiamata “Ananas”, risalente verosimilmente al periodo bellico. Sono scattati subito i protocolli di sicurezza, mettendo la zona sotto controllo e delimitandola per far lavorare gli artificieri. L’ordigno è stato fatto brillare in tempi brevi da parte del personale specializzato.
L’area è stata delimitata e messa in sicurezza dai militari dell’Arma, in attesa di disposizioni da parte della prefettura di Arezzo. L’ordigno verrà fatto brillare in tempi brevi da personale specializzato.
Cos’è una bomba Ananas
La bomba ritrovata nei boschi della provincia Aretina di Castiglion Fiorentino, come detto, è un ordigno comunemente noto come “Ananas”. Si tratta di una bomba a mano, una granata MK2, che ricorda nella forma il frutto.
Appartiene alla famiglia delle granate a frammentazione il cui funzionamento è avviato dal momento in cui viene estratto l’anello di sicurezza sul lato sinistro della testina in alluminio. Una volta che la bomba è in aria e liberato dalla scura, viene liberato un “percussore”, azionato da una grossa molla, che percuote una capsula di fulminante la quale accende la polvere da sparo pressata sottostante che nel giro di 5-6 secondi innesca il detonatore che fa avviare l’esplosione. In questo lasso di tempo il “lanciatore” può mettersi al riparo prima dell’esplosione che scaglia i “quadrettini” metallici della bomba fino a 50 metri di distanza.
L’arma, nello specifico, è tipicamente utilizzata dall’US Army e dall’US Marine Corps a partire dall’ultimo conflitto mondiale, adoperata sia sul fronte europeo sia su quello dell’oceano Pacifico.