Antonio Scurati su Mussolini e l'errore del bagnasciuga: "Qualcuno si ostina a definirlo un grande statista"
Ospite su La7, lo scrittore Antonio Scurati ha parlato di Benito Mussolini e di chi ancora lo osanna, raccontando un famoso aneddoto sul bagnasciuga
Parlando con Corrado Augias durante il programma La Torre di Babele, lo scrittore Antonio Scurati ha parlato di Benito Mussolini e di chi ancora lo definisce “un grande statista”, raccontando anche un famoso aneddoto nel quale il dittatore confuse il bagnasciuga con la battigia.
Antonio Scurati ospite di Corrado Augias
Nella serata di ieri – lunedì 4 novembre 2024 – come ogni lunedì sera è andata in onda su La7 una nuova puntata de La Torre di Babele, il nuovo programma di Corrado Augias.
Ospite del conduttore è stato lo scrittore Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega 2019 con il libro “M. Il figlio del secolo”, primo volume di una quadrilogia sulla vita di Benito Mussolini e del movimento fascista.
E, tra i vari argomenti trattati nel corso della puntata, si è parlato anche di Italia e del Duce, con lo scrittore che in primis ha voluto sottolineare di come “stiamo dimenticando che l’Italia del dopo Seconda guerra Mondiale era un Paese ridotto in macerie materiali e morali. Una distruzione iniziata con lo sbarco in Sicilia”.
Mussolini e il bagnasciuga
Non che lo sbarco degli Alleati abbia di per sé portato distruzione, chiarisce Scurati, ma perché in quel momento (nel luglio 1943) “la convinzione di Mussolini era che lui potesse fermare lo sbarco e rigettarli a mare”.
Scurati racconta quindi il famoso episodio passato alle cronache come “il discorso del bagnasciuga”, nel quale il dittatore italiano disse “bisogna che non appena questa gente tenterà di sbarcare, sia congelata su quella linea che i marinai chiamano del bagnasciuga”.
Un errore lessicale, dato che il Duce confuse il bagnasciuga, ovvero la linea di galleggiamento delle navi, con la battigia, cioè quella parte di spiaggia contro cui le onde sbattono al suolo: “Mussolini si disperava con la Petacci, dicendo ‘Io sono stato l’ultimo imperatore romano, ora mi ricorderanno come l’uomo del bagnasciuga’”.
L’incompetenza del Duce
Un aneddoto che non è raccontato a caso, ma che è per Scurati “rivelatore di incompetenza, oltre che disinteresse e disprezzo per gli aspetti tecnici, reali, militari e concreti, potremmo dire che interessano il governo di un popolo e che arriva fino all’incompetenza linguistica”.
“Un uomo che non era in grado di distinguere battigia da bagnasciuga, e che pretendeva di ributtare a mare la più grande flotta da sbarco che abbia mai solcato le acque del Mediterraneo – continua poi lo scrittore – Vi rendete conto in quale abisso eravamo?”.
“E qualcuno si ostina ancora a definirlo grande statista, o l’ha fatto in gioventù e non si è mai pentito di tali affermazioni” ha poi concluso Antonio Scurati, con un chiaro riferimento alla premier Giorgia Meloni e alla famosa intervista nella quale definì l’ultimo dittatore italiano “un buon politico, il migliore degli ultimi 50 anni”.