NOTIZIE
LAVORO

Alitalia annuncia il licenziamento di 2.668 dipendenti: sono in cassa integrazione a zero ore da due anni

Alitalia, in amministrazione straordinaria, ha reso noto il licenziamento di oltre 2.600 dipendenti in cassa integrazione da due anni: cosa succederà

Pubblicato:

Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

L’ex compagnia di bandiera Alitalia, società attualmente in amministrazione straordinaria, ha annunciato il licenziamento di quasi 2.700 persone che si trovavano già in cassa integrazione ormai da due anni. Gli scenari futuri per i lavoratori interessati dalla novità.

Avviate le procedure di licenziamento per 2.668 dipendenti

Stando a quanto riportato dall’ex Alitalia, non ci saranno ulteriori proroghe alla cassa integrazione per i dipendenti che sono rimasti all’interno della società in amministrazione straordinaria. Lo ha annunciato la stessa compagnia inviando lettere a governo e organizzazioni sindacali.

I dipendenti interessati dalla misura sono 2.668 persone, per le quali la scorsa estate era stata estesa di un anno la cassa integrazione straordinaria a zero ore. Il termine fissato ora è quello del 31 ottobre 2024, dopodiché scatteranno i licenziamenti collettivi.

Un momento della manifestazione dei lavoratori delle compagnie aeree ITA/Alitalia fuori dal ministero dell’Economia

“La scrivente – si legge infatti nella nota – è impossibilitata al reimpiego dei lavoratori attualmente sospesi in cassa integrazione”. La decisione era attesa, ma soprattutto le sigle sindacali speravano in un ulteriore allungamento dei termini della misura.

Cosa possono fare i dipendenti dell’ex Alitalia adesso

Stando a quanto riportato, rimangono attualmente alle dipendenze dell’amministrazione straordinaria 2.840 lavoratori oltre ai 2.668 sospesi in Cigs a zero, 172 dei quali impiegati per esigenze connesse al completamento del programma di liquidazione della compagnia – la cui data ultima è fissata al 15 gennaio 2024.

Per i lavoratori attualmente in cassa integrazione fino al massimo a fine ottobre 2024, ci sono ora due possibilità per il futuro. Può restare nell’amministrazione straordinario, accedere alla Cigs per altri dieci mesi (per un compenso fino a 2.500 euro al mese), oppure non opporsi al licenziamento di Alitalia.

A quel punto, potrà beneficiare di due anni di Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego). ovvero la disoccupazione. Per accedere a tale soluzione, deve essere il dipendente a inviare una pec alla società.

Alitalia va in liquidazione dal 14 gennaio 2024

Manca poco più di mese prima del termine dell’amministrazione straordinaria che al momento gestisce l’ex compagnia di bandiera, le cui attività di volo sono cessate ad ottobre 2021 e il cui marchio è stato in seguito acquistato da ITA Airways, società che ha integrato gran parte dei beni e del personale.

All’ex Alita, ora non resta altro che procedere con le ultime fasi della liquidazione, ovvero la gestione ordinaria e la dimissione degli asset. Alla proroga della Cigs a zero ore erano stati fissati alcuni paletti: il tetto d’importo non poteva superare il 60% di retribuzione e l’ammortizzatore sociale doveva restare sotto i 2.500 euro mensili.

Il nuovo protocollo d’intesa che i commissari hanno sottoposto ai sindacati, sarà esplorato giovedì prossimo in un incontro tra le parti.

Fonte foto: IPA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963