Alex Marangon morto dopo essere stato picchiato durante il rito sciamanico? Il movente secondo gli inquirenti
Chi ha ucciso Alex Marangon? E perché? Il movente secondo gli investigatori che indagano sulla morte del barman trovato senza vita nel Piave
Si continua a indagare sulla morte di Alex Marangon, deceduto nella notte tra il 29 e il 30 giugno. Gli investigatori hanno concentrato le attenzioni sul rito sciamanico a cui ha preso parte la vittima nell’abbazia sconsacrata di Santa Bona a Vidor, nelle colline di Treviso. Il movente sarebbe legato proprio a quel rito.
- Cosa è successo ad Alex Marangon
- Il movente dell'omicidio di Alex Marangon
- Le parole del papà di Alex Marangon
Cosa è successo ad Alex Marangon
Nonostante il conte Giulio Da Sacco (proprietario dell’abbazia in cui si è svolto il rito) e Andrea Zuin (l’organizzatore dell’evento “musica e medicina”) abbiano mostrato come dalle mura della struttura si possa entrare e uscire proprio nel punto in cui Alex Marangon si sarebbe allontanato prima di sparire nel nulla, secondo gli investigatori, come riportato dal Corriere della Sera, non c’è una pista alternativa: si indaga proprio sul rito sciamanico per capire cosa sia successo alla vittima. L’assassino, infatti, si cerca tra i 20 partecipanti.
Il barman di 25 anni trovato senza vita nel fiume Piave è stato ucciso con feroci colpi al capo dati con un sasso o un bastone e, prima, è stato anche preso a calci e pugni sul torace.
Il rito si è svolto in un’abbazia sconsacrata a Vidor, sulle colline trevigiane.
Il movente dell’omicidio di Alex Marangon
Sempre secondo indiscrezioni investigative riportate dal Corriere della Sera, il movente dell’omicidio di Alex Marangon sarebbe da ricercare in un tentativo violento di calmare il barman che, in preda a sostanze psicotrope, avrebbe dato in escandescenze, uscendo dal “cerchio” creato all’interno dell’abbazia e allontanandosi in giardino.
Il tentativo di calmare Marangon sarebbe degenerato in un pestaggio molto violento. Marangon, privo di sensi, sarebbe stato poi buttato nel Piave, a pochi metri dal giardino dell’abbazia.
Gli esiti dell’autopsia eseguita venerdì 5 luglio sul corpo di Alex Marangon hanno spinto il procuratore capo Marco Martani a dire: “Alex è stato picchiato pesantemente“. I risultati hanno anche convinto la Procura a indagare per omicidio e non per morte come conseguenza di altro reato. Adesso si attendono gli esiti degli esami tossicologici sul corpo della vittima.
Le parole del papà di Alex Marangon
Il Corriere della Sera riporta anche la parole del papà di Alex, che ha detto: “Nessuno dei partecipanti (al rito, ndr) si è fatto sentire, Andrea Zuin a noi ha detto di non aver visto niente”.
Ieri in un’intervista concessa alle tv locali il conte Giulio Da Sacco ha continuato a ribadire di non credere all’omicidio.