La morte di Alex Marangon nel racconto di un amico: "Era preoccupato per il rito", gli ultimi aggiornamenti
Il giallo sulla morte di Alex Marangon continua: prima di partecipare all'incontro sciamanico, avrebbe confidato a un amico le sue preoccupazioni
La morte di Alex Marangon è ormai un giallo. Dopo la ricostruzione del procuratore di Treviso, secondo la quale il 25enne sarebbe stato picchiato prima di morire nelle acque del Piave, spunta la rivelazione di un amico. Poco prima di partire per Vidor, infatti, Marangon avrebbe confessato alcune perplessità sul raduno cui di lì a poco avrebbe partecipato. Una rivelazione, questa, che aggiungerebbe un tassello al mistero della morte del barman.
- Il racconto di un amico
- Si indaga per omicidio volontario
- Lo sciamano parla della morte di Alex Marangon
Il racconto di un amico
Poco prima di partecipare all’incontro, Alex Marangoni avrebbe confidato a un amico le sue preoccupazioni e i suoi timori. Per il barman non era la prima volta: il 25enne, infatti, aveva già partecipato ai primi due incontri del rituale sciamanico, ma per il terzo appuntamento avrebbe manifestato alcune perplessità. Lo riporta Ansa.
Gli inquirenti potrebbero valutare, a questo punto, anche quanto riferito dall’amico di Alex Marangon e inserire nel quadro investigativo proposto dal procuratore di Treviso, che allontana la possibilità di una morte accidentale e orienta le indagini verso l’omicidio volontario.
Fonte foto: iStock
Secondo le parole del procuratore di Treviso, Alex Marangon sarebbe morto per “cause violente e non accidentali“. È quanto emerso dall’autopsia condotto sul corpo del giovane morto sul greto del Piave.
Nei prossimi giorni gli inquirenti ascolteranno gli altri partecipanti del rito sciamanico. Cinque persone verranno riascoltate. Gli investigatori intendono riempire il buco temporale che corre tra l’allontanamento del 25enne di Marcon (Venezia) dall’abbazia e la sua morte.
Si indaga per omicidio volontario
Come già detto, la Procura di Treviso ha modificato il titolo del fascicolo aperto sulla morte di Alex Marangon. Alla luce dei risultati dell’autopsia, infatti, il 25enne sarebbe morto a seguito di un pestaggio durato almeno un minuto, durante il quale avrebbe ricevuto anche un colpo alla testa con un oggetto contundente.
Non è tutto: il cadavere di Alex Marangon presenta “numerose costole rotte” e numerose fratture incompatibili, secondo gli inquirenti, con l’ipotesi della morte accidentale battuta nella prima fase delle indagini. Secondo gli investigatori, più persone avrebbero partecipato al pestaggio.
Lo sciamano parla della morte di Alex Marangon
Come riporta TgCom24, lo sciamano al centro del raduno presso l’abbazia sconsacrata di Vidor ha rotto il silenzio. Si tratta di Andrea Zuin, noto ai partecipanti come ZuMuric.
Zuin si è detto “profondamente sconvolto e addolorato per la scomparsa di Alex e per tutto quello che sta emergendo”. Lo stesso ha raccontato che sia lui che altri partecipanti e organizzatori hanno “contribuito alle ricerche” e continueranno ad affiancare le forze dell’ordine nella ricerca della verità.
Alex Marangon si era allontanato dall’abbazia nella notte del 30 giugno. Il 2 luglio il suo corpo è stato rinvenuto privo di vita su un isolotto del fiume Piave, a quattro chilometri dall’abbazia.
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